Purtroppo, ancora una volta la nostra cittadina si trova a dover fronteggiare una nuova sciagura che incombe sui suoi ignari cittadini. Sì, perché, a quanto pare, ormai scongiurato il pericolo Eco-Distretto,
l’amministrazione comunale, forse per stizza o forse per mancanza di lungimiranza, sfidando la volontà popolare a suo tempo già pubblicamente esternata, ha pensato bene di manifestare nuovamente il proprio interesse per l’installazione, sul territorio comunale, di un mega-impianto di compostaggio al servizio di tutta la Provincia Un’opera, questa, fortemente impattante sulla salubrità del nostro ambiente. A questo punto, se è vero come è vero che la procedura di perfezionamento dell’aggiudicazione del bando POR Calabria è ancora nella sua fase embrionale, è comunque assolutamente condivisibile il timore della cittadinanza tutta che questo pessimo progetto possa realmente concretizzarsi con la realizzazione di un impianto di compostaggio sul territorio villapianese. In presenza di questo reale pericolo ritengo oltremodo superfluo ribadire quelli che sono i motivi che spingono le minoranze e la popolazione villapianese a contrastare un progetto simile. Ma lo deve fare ognuno di noi, con modalità e con mezzi diversi, per contrastare una scelta sicuramente nociva per tutti noi e per i nostri figli che hanno il diritto di vivere in un territorio con aspirazioni completamente opposte alla raccolta di… lerciume. Ma, alla luce dei recenti accadimenti, ritengo sia utile ricordare ai tutti che, affinché si possa raggiungere un risultato positivo, tutte le iniziative devono essere concertate e realizzate con la condivisione di tutti. Come ho già più volte riferito, anche se il pericolo della realizzazione di un impianto compostaggio destinato ad accogliere i rifiuti organici di tutta la Provincia è tuttora incombente, dal punto di vista squisitamente giuridico non vi è ancora nulla che vincoli il nostro Comune in tal senso. Quindi, almeno fra noi, mettendo da parte atteggiamenti irriverenti, raduni unilaterali, iniziative isolate, condotte inutilmente bellicistiche e scaramucce deleterie, sediamoci tutti insieme intorno ad un tavolo, tutti concordi e decisi a ribadire ancora una volta il nostro forte NO ad una Villapiana Sporca. Personalmente, ora più che mai, ritengo più produttivo un confronto diretto con TUTTI, ovvero una pubblica adunanza fra cittadini, rappresentanti delle varie categorie (agricoltori, commercianti, ristoratori, balneari, albergatori…), Minoranze e, perché no, anche alcuni componenti della Maggioranza (magari uno solo!) e solo dopo, se riteniamo che tutto questo possa essere utile alla nostra causa, vuol dire che si ricomincerà ad usare “l’artiglieria pesante”. I nostri amministratori non devono dimenticare che, ora come allora, noi cittadini tutti SIAMO VILLAPIANA e tutti, INSIEME PER VILLLAPIANA, dobbiamo unire le nostre forze per impedire la realizzazione di un OBBIETTIVO-VILLAPIANA-DOMANI che non ci piace. L’imperativo, in questo momento, non deve essere “divide et impera” (dividi e vinci) ma “unitas fortis” (forte unità!).
Avv. Leonardo Nista