Ritorna prepotente la mania di protagonismo di alcuni personaggi in cerca d’autore, animati dall’ abituale rancore, per mancato soddisfacimento di interessi personali. La Bussola di Cassano critica, strumentalmente, un bilancio apprezzato da tutti, compresa l’opposizione che ha dato un voto politico di astensione. L’Amministrazione Comunale, guidata dal Sindaco Gianni Papasso, non ha operato nessun incremento della tassazione a danno dei cittadini e chi specula su tali argomenti dimostra di non conoscere quanto sta avvenendo nel Paese e nel Governo, per la difficile congiuntura economica e per le manovre finanziarie che stanno mettendo a dura tutto il comparto degli Enti Locali.
Come si fa ad accusare di questo un’amministrazione che non ha applicato la TARES, che avrebbe avuto effetti devastanti sulle famiglie meno abbienti e sulle piccole attività economiche, già attanagliate da una crisi economica senza precedenti.
L’Amministrazione Comunale si è limitata a confermare la TARSU per il corrente anno, lasciando invariate le tariffe vigenti nell’anno 2012 ed ha evitato di istituire l’addizionale IRPEF, che avrebbe colpito i redditi delle famiglie. A salvaguardia del bilancio e per compensare i minori introiti, infine, si è limitata, allineandosi ad altre realtà calabresi, ad aumentare di un punto l’IMU sulla seconda casa, che passa dallo 0,96% all’1,06 % e decidendo di equiparare all’abitazione principale le case concesse in comodato d’uso dai genitori ai propri figli. Per tutto questo il Sindaco Papasso e l’Amministrazione Comunale hanno ricevuto il plauso delle Organizzazioni Sindacali.
Appaiono alquanto contraddittorie le affermazioni della Bussola, che da un lato accusa l’Amministrazione Papasso di impoverire la comunità e dall’altro di eccedere nell’erogazione di contributi assistenziali. Noi apprezziamo quanto si sta facendo in favore delle categorie sociali più deboli e diciamo al Sindaco di proseguire su questa strada. Nello stesso tempo chiediamo ai dirigenti della Bussola cosa dovrebbe fare un sindaco di fronte al dramma di tanti cittadini, vessati dalla mancanza di lavoro e da gravi problemi di salute.
E’ quanto mai attuale il vecchio detto popolare, secondo il quale chi è sazio non riesce a comprendere i problemi di chi è digiuno!
La nostra Amministrazione, nonostante ciò che afferma la Bussola, ha posto al centro dell’agire politico le gravi questioni sociali, prevedendo in bilancio 450.000 euro per interventi a sostegno del bisogno, attuando altre iniziative, quali il Banco Alimentare e l’esenzione del ticket mensa, dimostrando grande sensibilità nei confronti di quelle face sociali della comunità sempre più povere e disagiate.
Al bilancio sociale, inoltre, si aggiungono i cospicui interventi previsti in campo culturale e del marketing territoriale ed il piano di interventi sul nostro antico centro storico, che taluni esponenti della Bussola vogliono deturpare ed alterare.
Tutto questo la Bussola non riesce a vederlo, perché accecata da odio atavico, di cui Cassano, soprattutto oggi, non ha bisogno.
Si rassegnino e finiscano di mascherare le proprie insoddisfazioni di carattere privato con discorsi che di politico hanno ben poco: il vento del cambiamento che sta spirando in questo Comune ormai non lo potrà fermare più nessuno.
Cassano All’Ionio, 03/12/2013
I SOCIALISTI DI CASSANO