Grazie al loro impegno il servizio non è stato interrotto. La politica prenda esempio.
CORIGLIANO ROSSANO – La politica regionale dovrebbe prendere esempio dalla dignità e dal senso di responsabilità che i lavoratori del Consorzio di Bonifica di Trebisacce stanno dimostrando in queste ore. Perché nonostante la protesa partita questa mattina per chiedere 7 mesi di stipendi arretrati, i dipendenti stanno continuando a garantire il servizio a loro spese, togliendo soldi alle proprie famiglie, consci dell’importanza del ruolo che svolgono per l’attività di irrigazione in questo periodo di siccità. Ma non appare giusto addossare un servizio essenziale sulle spalle di lavoratori senza agire tempestivamente per risolvere il problema.
Il malcontento è sacrosanto e deve richiamare alle proprie responsabilità le istituzioni calabresi. Esprimo massima solidarietà a questi lavoratori e alle loro famiglie.
In questa protesta è sottinteso un invito ad accelerare sulla tanto attesa riforma del settore, che arriva dopo il commissariamento dell’ente. C’è assoluto bisogno di un Consorzio più rispettoso dei diritti dei lavoratori e più corretto nei confronti degli utenti e spero che si possa licenziare presto questa pratica: lo dobbiamo a questi lavoratori e al territorio che gestiscono. È da maggio che stiamo aspettando la riforma e anche in questo caso l’annuncite di Occhiuto ha colpito ancora, rallentando e bloccando il processo. Suggerisco uno sforzo ulteriore a chi deve gestire questa crisi degli enti consortili, che si aggrava ogni giorno per via dei pignoramenti che stanno bloccando anche quel po’ di liquidità presente nelle casse.
Come Vicepresideente della Commissione Agricoltura sono pronto a dare il mio contributo per migliorare lo stato dei Consorzi in Calabria, ma bisogna fare in fretta smettendola di giocare sulla pelle di padri di famiglia.