di Antonio Loiacono
La caparbietà, la mulaggine, il non arrendersi mai delle mamme di Longobucco; l’adiacenza politica e morale del sindaco, Giovanni Pirillo ma, soprattutto, la competenza e perizia dell’avvocato Luigina Diletto che ha saputo scalfire le resistenze burocratiche; hanno avuto la meglio!
Ci riferiamo all’iniziale diniego da parte dell’USP di Cosenza, il quale negava l’autorizzazione a formare la prima classe presso l’IPSIA del Comune sul Trionto!
Ripercorriamo, velocemente, le fasi salienti della vicenda.
Galeotta fu la comunicazione del 3 maggio scorso da parte degli uffici di Corso Telesio, al civico 17, con la quale si notificava la mancata autorizzazione ad attribuire la prima classe presso l’IPSIA di Longobuco, per l’anno scolastico 2023/24.
Le mamme dei giovani studenti interessati alla probabile e non auspicabile “diaspora” scolastica, non condividendo il cervellotico provvedimento, si rivolgono ad un legale e conferiscono l’incarico all’avvocato Luigina Diletto, con studio in Longobucco, per resistere a tale decisione ed interessare, nel contempo ed avendone ben donde, anche il Ministro dell’istruzione e del merito, Giuseppe Valditara!
Il libello da parte del legale, in data 16 giugno scorso, raggiunge le sedi opportune dopo le ovvie argomentazioni poste in essere affinché si potesse desistere da quell’infausto provvedimento di chiusura (evidenziando la presenza di due studenti diversamente abili iscritti alla prima classe) e ribadisce la richiesta per l’istituzione, nell’anno scolastico 2023/2024, della “classe 1^ del locale IPSIA, dichiarando la disponibilità ad un incontro congiunto, al fine di risolvere una problematica che avrebbe conseguenze afflittive, non solo per i giovani ma per l’intera Comunità di Longobucco” -così concludeva la lettera del legale Diletto, in rappresentanza dei genitori degli studenti nella “vessata quaestio” !
Infine, ma non per ultimo, si ricordava l’attuale stato di isolamento del Comune sul Trionto a causa dell’ormai noto cedimento di un tratto di strada che consentiva un facile accesso da e per Longobucco.
La cattiva abitudine, (oserei chiamarla prassi) a non rispondere alle questioni proposte dai cittadini, da parte di qualche (è un eufemismo) Pubblico Ufficio, come nel caso che ci occupa, ha fatto “scendere in piazza” una rappresentanza di longobucchesi i quali, con il sindaco Pirillo (che si era già interessato del caso), in data 4 luglio scorso, iniziavano un civile dissenso sotto le finestre del CSA Bruzio, chiedendo di poter incontrare la direttrice dell’Ufficio Scolastico Provinciale, la dottoressa Loredana Giannicola!
Tutto, vanamente!
La tensione tra i pacificissimi dimostranti è però salita di livello quando da uno degli uffici scolastici è stato lanciato un uovo contro il gruppo che aveva iniziato il mite “sit in”!
Per niente “magister elegantarium”, l’inenarrabile nonché squallido gesto, lasciava ha sbigottiti (e macchiati!) gli astanti che avvertivano subito le forze dell’ordine le quali dopo le opportune indagini, calmavano gli animi, giustamente eccitati!
La notizia, rimbalzata sui mass media calabresi, ha avuto un’ampia eco fino a raggiungere gli uffici della presidenza regionale ed è notizia di poche ore che quella che ha visto la firma del presidente Occhiuto sull’atto che autorizza la formazione della prima classe presso l’IPSIA di Longobucco, mentre nella mattinata odierna, negli uffici dell’Istituto Comprensivo del comune presilano, sono stati convocati i genitori degli studenti del primo anno dell’IPSIA ai fini delle pratiche di iscrizione!
Per aspera ad astra!
Antonio Loiacono