«Esempio di passione e spiccato senso di appartenenza».
Garantito da oggi, lunedì 5 giugno, e per tutto il periodo estivo, l’accesso turistico alla chiesa Arcipretale Santi Apostoli Pietro e Paolo (1007). Grazie all’impegno del gruppo di catechiste, animatrici e collaboratori attivi in parrocchia, con il benestare e sotto la supervisione del parroco, il sacro luogo sarà fruibile quotidianamente dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 16.00 alle 18.00.
Al visitatore sarà data possibilità di ammirare – supportato, al bisogno, dal sistema QR Code, recentemente introdotto per facilitare la conoscenza del posto – le bellissime architetture in stile rococò e le numerose opere che qualificano e rendono unico il sito. L’intero patrimonio artistico è dotato di didascalie riassuntive: dal quartetto marmoreo di Pietro Bernini (Santa Caterina d’Alessandria e Santa Lucia 1592; San Pietro e San Paolo 1601) alle tele del Pomarancio, dagli spettacolari arredi lignei della scuola di intagliatori locali ai reliquiari, dalla Croce astile bifrontale in argento (1445) alle pergamene e ai libri antichi, tutto potrà essere osservato con maggior consapevolezza.
«A fronte delle notevoli criticità rilevate negli anni scorsi in ordine all’apertura delle nostre chiese, grazie al prezioso contributo offerto dalle animatrici parrocchiali della Collegiata SS Pietro e Paolo, le quali, senza nulla pretendere, con lodevole senso civico hanno messo a disposizione il loro tempo per una causa che in interessa e coinvolge tutta la comunità, la cui crescita passa anche da dinamiche di questo genere, siamo riusciti a ovviare a un problema particolarmente complicato» dichiarano il sindaco Nicolò De Bartolo e il consigliere Mario Donadio. «Certo, non basta. Se puntiamo a un turismo virtuoso e, perché no? massivo, occorre che tutti facciamo la nostra parte. Per quanto ci riguarda plaudiamo alle giovani donne che operano nella chiesa Arcipretale: sia per la passione, sia per la concretezza e l’abnegazione mostrata in questa come in altre attività. E ci piacerebbe che anche nelle altre realtà parrocchiali si avviasse un’iniziativa simile. Al momento, nell’attesa che ciò si verifichi, siamo comunque in grado di poter affermare che le altre due chiese moranesi, sia la Collegiata Santa Maria Maddalena, il più bell’esempio di barocco calabrese, con all’interno il sontuoso polittico di Bartolomeo Vivarini, sia la Collegiata San Nicola, straordinario esempio di conservazione quattrocentesca, custode della raffinata statuetta raffigurante la Madonna di Trapani, sono entrambi visitabili a richiesta».
«Sono tasselli importanti» concludono De Bartolo e Donadio, «che nell’ambito dei piani di sviluppo, pensiamo ai prossimi interventi nel centro storico e agli investimenti PNRR finalizzati alla rigenerazione sociale e culturale dell’abitato, costituiscono un elemento di speranza e fiducia nel futuro. Grazie, allora, alle protagoniste, per questo regalo che fanno alla collettività, e grazie al parroco che tutto questo ha consentito e promosso».