Slow Food e amministrazione comunale impegnati per la salvaguardia delle identità agricole e la valorizzazione dei piccoli produttori.
«Sostenere la sovranità alimentare significa schierarsi contro pratiche inique e dannose portate avanti dall’agroindustria, ponendo invece al centro il diritto al cibo sano e nutriente per tutti, insieme ai diritti umani fondamentali, e la salute del pianeta. Vuol dire riconoscere il ruolo chiave dei piccoli produttori di ogni tipo, contadini e agricoltori a conduzione familiare, con donne (principali custodi della sovranità alimentare delle famiglie nel mondo) e giovani (da cui dipenderà l’alimentazione del futuro), in primo piano».
In queste parole di Carlo Petrini, fondatore di Slow Food, dello scorso ottobre c’è la sintesi del concetto di sovranità alimentare, tema cardine del confronto che l’amministrazione comunale di Mormanno insieme alla condotta Slow Food Valle del Mercure, ha inserito nel programma di Perciavutti, la festa per eccellenza della comunità del Pollino.
Il 7 dicembre alle ore 17:30 presso la Galleria d’Alessandro il sindaco di Mormanno, Paolo Pappaterra, il direttore dell’Arsac Bruno Maiolo, il presidente del Parco nazionale del Pollino, Domenico Pappaterra, il consigliere regionale della Calabria Luciana De Francesco, discuteranno della tematica “Il ruolo di Slow Food per la sovranità alimentare. A tavola si gustano e si fanno crescere i territori” insieme al presidente dell’associazione comunalia, Maria Maradei, del responsabile regionale dell’Alleanza dei cuochi Calabria di Slow Food, Fabio Maria Torchia, del coordinatore regionale per la guida Osterie d’Italia, Vincenzo Alvaro, e Catia Corbelli dell’Osteria del vicolo di Mormanno e Domenico De Luca dell’agriturismo Al Verneto di Laino Borgo. A moderare l’incontro ci sarà Teresa Maradei, fiduciaria della condotta Slow Food Valle del Mercure – Pollino.
«Crediamo – ha aggiunto il sindaco, Paolo Pappaterra – che il ruolo della sovranità alimentare sia di grande valore per le nostre comunità. Se applicata correttamente crea una una tensione positiva tra dimensione locale e globale e permette ai territorio di essere liberi nella scelta di cosa produrre, mettendo al centro il benessere delle persone e del pianeta, e facendo cosi politica attiva a tavola. Una vera rivoluzione alimentare che ci vede impegnati costantemente al fianco dei nostri produttori».
Un appuntamento per ribadire l’importanza di custodire le produzioni locali e valorizzare il lavoro di tanti piccoli e medi produttori che delle identità alimentari hanno fatto un caposaldo del loro impegno e della voglia di rimanere sul territorio preservando la biodiversità alimentare del Pollino, che a tavola viene esaltata dall’opera di altrettanti osti caparbiamente legati ad una tradizione che si fa esperienza di gusto.
«Come regione Calabria – ha spiegato il consigliere regionale Luciana De Francesco – siamo vicini ad eventi che esaltano l’identità culturale e alimentare dei territori. Siamo impegnati con l’esecutivo guidato dal presidente Occhiuto a valorizzare i territori e le esperienze che si radicano in una tradizione che è valore aggiunto per la narrazione dei territori e delle esperienze che in esso si possono compiere, unendo scoperta del cibo, delle bellezze naturali e storico artistiche, offrendo ai turisti un viaggio esperienziale di grande emotività e fascino».