Prosegue il Teatro nel Centro storico
SARACENA – Capodanno, tutto esaurito a NOVACCO. Numerosissimi gli ospiti che hanno scelto di trascorrere la notte di San Silvestro a 1320 metri d’altezza nel cuore del Parco Nazionale del Pollino. Mentre, nel centro storico del Paese del Moscato Passito si respira aria di arte e cultura. OGGI MERCOLEDÌ 28 è in programma lo spettacolo teatrale IL VANGELO SECONDO ANTONIO, incentrato sulle problematiche dell’Alzheimer.
Proseguono gli appuntamenti teatrali della nona edizione di NATALE 2016, promosso dall’Ufficio di promozione turistica. OGGI MERCOLEDÌ 28 DICEMBRE alle ORE 21 lo stesso Auditorium vedrà sul palcoscenico IL VANGELO SECONDO ANTONIO della compagnia Scena verticale di Castrovillari, promosso da Teatri Calabresi Associati. Il costo del biglietto è di euro 5. Scritta e diretta da Dario DE LUCA, la rappresentazione teatrale vede la partecipazione degli attori Matilde PIANA, Dario DE LUCA, Davide FASANO. LA TRAMA. Don Antonio, un parroco di una piccola comunità, vicario generale del vescovo, si ammala di Alzheimer. Al suo fianco la sorella, devota perpetua dal carattere rude e un giovane e candido diacono. La malattia colpirà la mente brillante di questo sacerdote e nulla sarà più come prima: i congiunti si muoveranno a tentoni in un terreno per loro sconosciuto, con rabbia, insofferenza e shock. Don Antonio, entrato nella nebbia, inizierà a perdere tutti i riferimenti della sua vita ma allaccerà un rapporto nuovo e singolare con Cristo che porterà avanti anche quando, alla fine, si sarà dimenticato della malattia stessa. Dimenticare di dimenticarsi può essere comunque un punto di arrivo, un ultimo approdo verso la propria interiorità. Perché il racconto della malattia, condito dell’involontaria comicità che si porta dietro, è anche il pretesto per riflettere sulla fede e sul senso religioso che ognuno di noi, volente o nolente, ha dentro di se. In Italia il tabù della demenza è ancora un macigno, un qualcosa che si nasconde dietro giri di parole. A più di 100 anni dalla scoperta del morbo si fa fatica ad abituarsi all’idea che tanto non c’è cura, che tanto non ci sono vere e proprie terapie. In Italia i malati sono più di un milione. A tutti loro e alle loro famiglie questo spettacolo è dedicato.