Il tasso di crescita mensile s’attesta allo 0,3%: il servizio a costo zero si raggiungerebbe così…nel 2025!
Che la raccolta differenziata effettuata dal Comune di Corigliano Calabro con la società di gestione “Ecoross” fosse un fallimento totale se n’erano accorti oramai tutti ed oramai da tempo. Eccezion fatta, evidentemente, per il solo sindaco Giuseppe Geraci e la sua assessora all’Ambiente, Marisa Chiurco (foto). Ma che tale fallimento venisse inconsciamente riconosciuto ed autocertificato dagli stessi Geraci e Chiurco nessuno poteva aspettarselo, davvero.
Solo lo scorso 23 settembre, infatti, l’assessora dichiarava: «Raggiungere la quota del 55% nella raccolta differenziata nel 2016 significherebbe equilibrare la spesa per il servizio di raccolta e quella per il conferimento in discarica che oggi costano all’ente, rispettivamente, circa 4 milioni e 400 mila euro e 3 milioni».
Appena tre mesi fa, quindi, l’amministratrice affermava come sarebbe stato necessario addirittura raggiungere il 55% di raccolta differenziata nel 2016 non tanto – e per sua stessa dichiarazione – per avere un risparmio in bolletta (giacchè neppure il 55% sarebbe servito ad ottenere un risparmio) ma solo e soltanto per equilibrare la spesa per servizio e conferimento. Appena tre mesi fa, quindi, l’amministrazione comunale coriglianese affermava che una raccolta differenziata pari al 55% avrebbe consentito un risparmio per i cittadini pari a zero. E dopo appena tre mesi, esattamente lo scorso 5 gennaio, la stessa assessora all’ambiente s’è invece posta come obiettivo il raggiungimento – entro la fine del 2016 appena cominciato – della più “misera” soglia del 25% di raccolta differenziata. E ciò naturalmente comporterà, ammesso e per nulla concesso s’arrivi davvero alla quota del 25% – un ulteriore salasso per le tasche dei cittadini che dovranno sborsare la tassa-rifiuti e che dovranno fare i conti con un costo della raccolta lievitato per mezzo delle nuove assunzioni della società “Ecoross” per la raccolta “porta a porta” e con nessun risparmio per il diminuito conferimento in discarica.
Ma che l’amministrazione del sindaco Geraci e la sua delegata all’Ambiente abbiano fallito su tutta la linea continua a certificarlo la stessa assessora nella propria dichiarazione dello scorso 5 gennaio, ammettendo come la raccolta differenziata sia passata «dal 13% del 31 dicembre 2013 al 19,7% del 30 novembre 2015».
In pratica, il sindaco Geraci e la sua assessora, nonostante una campagna pubblicitaria senza eguali e costi per la raccolta di pari livello considerato che il Comune sta spendendo centinaia e centinaia di migliaia d’euro per una raccolta seminesistente e pagata a parte alla “Ecoross”, sono riusciti ad aumentare la raccolta d’un misero 6,7% nel corso di ben 23 mesi. Con un incremento – su base mensile – d’appena o 0,3% arrotondato per eccesso. E con lo stesso risultato che è da considerarsi soltanto “sulla carta”, perché anche su quel 19,7% ipoteticamente raggiunto, i dubbi sono molto più che legittimi a giudicare dal numero dei cassonetti che a Corigliano si trovano ancora per le strade.
Come pensava dunque l’assessora Chiurco di potere arrivare al 55% di raccolta differenziata nel 2016 quando a malapena, con un incremento dello 0,3% mensile, l’anno prossimo sì e no s’arriverà al 23,3%? Già, perchè la fatidica soglia del 55% che consentirebbe secondo l’assessora il pareggio dei costi, al tasso di crescita dello 0,3% mensile sperimentato da tale efficientissima politica, Corigliano Calabro la raggiungerebbe…nell’ottobre del 2025! Calcolatrice alla mano è così.