Il valore della Marathon degli Aragonesi è stato quello di far scoprire a tanti appassionati delle ruote grasse una montagna inedita e avventurosa.
Dieci anni in sella ad una bici con l’unico obiettivo di far scoprire agli amanti delle due ruote, in particolare quelle grasse, una montagna inedita e avventurosa: il Pollino. La Marathon degli Aragonesi, nata dalla volontà della Asd Ciclistica Castrovillari, ha saputo costruire un sistema virtuoso di relazione con i territori e valorizzazione dell’area protetta più grande d’Italia, sapendo coniugare il turismo con la promozione dei percorsi per mountain bike.
«Quando abbiamo iniziato dieci anni fa – spiega il presidente Antonio Limonti – tanti non conoscevano la varietà e le potenzialità che le nostre montagne potevano offrire in termini di tracciati e sentieri divertenti, tecnici e turistici da percorrere con la bicicletta. Abbiamo avuto il coraggio di proporli, scoprirli e renderli di facile approccio a tutti, vedendo crescere – ed è questa la nostra soddisfazione più grande – la platea di gente che sceglieva le due ruote per scoprire il territorio».
Quel modello virtuoso oggi è diventato una gara fondamentale nel panorama del Trofeo Nazionale dei parchi naturali sapendosi affermare anche come occasione importante di promozione del Pollino. Marathon degli Aragonesi è partner di Pollino Bike Festival, l’evento ideato e organizzato da Catasta per diffondere la cultura delle 2 ruote, il turismo lento e sostenibile e che sarà l’head quarter logistico della gara.
«Il decennale – spiega Limonti – sarà per noi momento cruciale per la storia della Marathon degli Aragonesi, consentendo di tracciare un bilancio di questo primo segmento di vita della nostra attività sul territorio con la voglia di fare sempre più e meglio per valorizzare il Pollino su due ruote».