L’altro ieri l’ultima (inutile) retata da parte della Polizia di Stato ha allontanato tre prostitute di nazionalità rumena dalle panchine del lungomare della popolosa frazione marina di Schiavonea, a Corigliano Calabro, dove da un paio d’anni in qua passeggiatrici sia italiane che straniere hanno trovato non solo posto a sedere ma pure riparo dalle insidie della Strada statale 106, col via vai di forze dell’ordine costrette a sanzionarle in virtù dell’ordinanza antiprostituzione emessa dal sindaco Giuseppe Geraci e di malintenzionati di varie “risme”.
Ma se le retate si rivelano del tutto inefficaci, anzi del tutto inutili perchè le prostitute ritornano esattamente ai “loro” posti, qualcuno ha pensato d’adottare un proprio personalissimo metodo, imbrattando tutte le panchine interessate. Tocca al Comune “provvedere”. Già, ma quando?