Approvato, con i soli voti della Maggioranza, il bilancio 2015 ma la situazione contabile dell’ente, nonostante gli sforzi dell’esecutivo di risanare le casse comunali ed epurarle dai debiti pregressi, rimane molto precaria e a rischio default. Del resto sono stati prima il Revisore dei Conti nell’esaminare il Bilancio, poi assessore alle Finanze Andrea Petta nell’illustrarlo al consiglio e successivamente il sindaco Franco Mundo nel rispondere agli attacchi dei due oppositori presenti (il capo-gruppo Sposato e l’ex assessore Vitola) ad adombrare il rischio di dover ricorrere al “piano di riequilibrio pluriennale” qualora quello triennale non dovesse risultare percorribile.
Debiti pregressi (circa 10milioni), riduzione dei trasferimenti statali (da 2milioni e 200mila a 614mila), difficoltà di riscossione dei tributi e conseguente evasione tributaria: sono cause e concause, secondo l’assessore Petta ed il sindaco Mundo, di un deficit strutturale che si trascina nonostante tutti i tentativi di risanamento messi in atto finora. Molto è stato fatto, tra cui la riduzione della spesa, l’innalzamento dei tributi, il recupero di evasione tributaria e il ricorso a prestiti per pagare molti dei debiti, ma forse tutto questo non basta per scongiurare il collasso finanziario dell’ente, perché anche il Piano di riequilibrio pluriennale (ultima ciambella di salvataggio!) deve essere credibile per poter passare indenne sotto le forche caudine della Corte dei Conti che, come è noto, di questi tempi non fa sconti a nessuno. Incisivo ma costruttivo l’intervento di Pino Sposato che ne ha approfittato per dire “Io l’avevo detto”. Meno tenero Dino Vitola che ha battagliato forte chiedendo agli amministratori di rinunciare alle indennità e invitando provocatoriamente il sindaco a dimettersi. Sindaco che ha replicato punto per punto sottolineando la condotta virtuosa del suo esecutivo e di aver fatto di tutto per risanare il Bilancio. Martedì prossimo, secondo quanto si è appreso, ci sarà una seduta di Giunta decisiva per adottare la strategia più opportuna. Prima comunque di approvare il Bilancio il consiglio, pur avendo vissuto momenti di tensione e non pochi battibecchi personali che il più delle volte hanno avuto per protagonista Vitola, ha approvato, con i voti contrari di Sposato e Vitola, le aliquote Tari, Imu e Irpef che sono rimaste invariate rispetto all’anno scorso. Certo una sforbiciata, secondo Vitola, non avrebbe guastato, ma la situazione contabile, secondo la Maggioranza, non lo permette. Almeno per ora.
Pino La Rocca