E’ di un morto e di un ferito grave il bilancio di una grave incidente stradale verificatosi nella tarda serata di venerdì, attorno alla 22.30, sulla bretella che, superata la S.S. 106, collega la Marina di Roseto con il centro storico e precisamente in località “Civita”, nei pressi del “Miramare”. L’incidente assume purtroppo i connotati della tragedia perché ha visto quali protagonisti tre giovani minorenni (uno di 16 anni e gli altri due anche loro giovanissimi) appartenenti a famiglie che soggiornano a Roseto per le vacanze estive.
E’ sera, i giovani vogliono farsi un giro nei dintorni. Il più giovane di loro, il 16enne E. C. originario di Picerno (PZ) sale sull’auto del nonno (una Fiat Punto di colore grigio) e passa a prendere gli altri due amici, V. F. di Gravina di Puglia (BA) e D. P. anch’egli del potentino. Salgono al paese di Roseto distante meno di un chilometro. Un chilometro di strada rivelatosi però fatale per i tre giovani: l’auto scende verso la Marina, forse a velocità elevata, il giovane autista ne perde il controllo, l’auto sbanda, fa alcuni zig-zag e si ribalta. L’autista quasi per miracolo rimane illeso, per gli altri due invece l’incidente ha un bilancio tragico. Le loro condizioni sono apparse subito gravi. Ecco allora la folle corsa verso l’ospedale di Rossano dove i medici intervengono subito ma per il giovane D. P. che era seduto sul sedile posteriore non c’è niente da fare, muore nel corso della notte in sala operatoria mentre viene sottoposto a intervento chirurgico a causa di lesioni interne e probabile emorragia. Anche l’altro giovane è grave, tanto che nel corso della notte viene disposto il suo trasferimento al reparto di Neurochirurgia dell’Annunziata dove è tuttora ricoverato in prognosi riservata con sospetto di lesioni alla spina dorsale. Sul luogo dell’incidente sono intervenuti i Carabinieri di Roseto, la Polizia Municipale, il 118, la Misericordia di Trebisacce che ha una postazione estiva proprio a Roseto e i Vigili del Fuoco di Trebisacce e di Castrovillari che hanno avuto l’ingrato compito di estrarre i ragazzi dalla vettura. Nel frattempo i Carabinieri di Roseto Capo Spulico al comando del maresciallo Marco Carafa hanno avviato le indagini che terranno conto, tra l’altro, dell’esito della perizia tossicologica disposta dal Magistrato per far luce su quella che si può definire una ragazzata, iniziata male e finita peggio, che ha reciso una giovane vita, ne ha messo a rischio un’altra ed ha gettato nello sconforto tutto il paese, le povere famiglie di questi ragazzi e soprattutto il giovane autista che certamente farà fatica a superare questo terribile trauma psicologico.
Pino La Rocca