Il taglio dei salari ai lavoratori socialmente utili e di pubblica utilità rischia di mettere in contrapposizione i comuni ed LSU-LPU e di compromettere, di conseguenza, l’erogazione dei servizi ai cittadini. E’ quanto sta succedendo ad Oriolo dove sono ben 47 gli LSU ed LPU utilizzati ormai in pianta stabile nella macchina comunale. Basta infatti farsi un giro e ci si accorge che il paese è sporco perché LSU ed LPU, rivendicando legittimamente la continuità del salario, sono in assemblea permanente da tre giorni.
Eppure, come è noto, si tratta di una scelta del Governo che non ha autorizzato la Regione ad aprire i cordoni della borsa ed a pagare i 5.000 LSU ed LPU calabresi. Ieri mattina c’è stato un incontro-scontro tra LSU-LPU e gli amministratori guidati dal sindaco Giorgio Bonamassa il quale, pur condividendo le preoccupazioni dei lavoratori ha detto, a muso duro, che LSU ed LPU troppo spesso incrociano le braccia mettendo in grave difficoltà il comune che non c’entra niente e che rischia di pagare le inadempienze degli altri. L’esecutivo comunale ha comunque manifestato la propria solidarietà ai lavoratori che da parte loro, attraverso una nota sindacale di Cgil e Cisl, “non escludono forme di protesta che potrebbero aggiungere ulteriori disagi” a quelli patiti dalla popolazione locale nel corso dell’inverno scorso.
Pino La Rocca