«È vietato lasciare la spiaggia oltre il tramonto del sole, è vietato lasciare sulle spiagge libere ombrelloni, sedie a sdraio, tende o altre attrezzature; bisogna consentire il libero transito a cinque metri dalla battigia; veicoli di qualsiasi genere non possono transitare sulla spiaggia, non vi si può pernottare, non è possibile condurvi o farvi permanere animali, bisogna garantire l’accesso al mare ai disabili, bisogna curare la pulizia e la perfetta manutenzione della spaggia».
Sono soltanto alcuni tra divieti e prescrizioni – tra quelli ragionevoli ed ovvi e quelli davvero ridicoli – dell’ordinannza “balneare” emessa qualche settimana fa dal sindaco del Comune di Corigliano Calabro, Giuseppe Geraci. I due “scatti” qui sopra sono “eloquenti”, soprattutto in tema di “controlli”. Come si fa ad emettere un’ordinanza del genere se non s’effettuano i controlli alle infrazioni comminando le relative sanzioni?