Ora sta bene ed il rischiato annegamento è solo un ricordo, ma se oggi possiamo parlare di uno scampato pericolo, lo si deve al caso ed alla fortuna che ha fatto trovare la persona giusta al posto giusto. Parliamo del bambino che qualche giorno addietro, (venerdì 10 luglio), ha rischiato di annegare a pochi metri dalla battigia e che è stato salvato dal dottor Nicola De Rasis, del luogo, specialista in psichiatria e presidente del neo-nato Circolo Velico di Roseto, che si trovava per caso nei pressi. Il medico, accortosi che il bambino era già in stato di semi-incoscienza e quindi in pericolo di vita per aver ingurgitato acqua salata, è intervenuto con prontezza portandolo a riva e praticandogli tutte le metodiche necessarie per salvargli la vita. Fortunatamente il piccolo ha reagito bene riprendendo subito i sensi e riuscendo ad espellere l’acqua marina che aveva bevuto. In seguito è stato accompagnato al PPI di Trebisacce dove i sanitari hanno potuto constatare la sua completa ripresa e lo hanno dimesso subito. L’episodio, solo per fortuna conclusosi positivamente, pone però all’attenzione il problema dei presidi della sicurezza in mare e in spiaggia che, nonostante siamo già in estate avanzata, non è stato ancora attivato sulle spiagge libere. Non parliamo solo di Roseto dove ogni anno viene attivato il servizio “Estate sicura” grazie alla virtuosa sinergia tra la Guardia Costiera, il Comune e la Società nazionale di salvamento, ma di tutti i comuni rivieraschi dove a tutt’oggi il servizio non è ancora attivo.
Pino La Rocca