In arrivo dalla Regione un milione di euro per efficientare i depuratori dei comuni costieri dell’Alto Jonio che hanno bisogno, più o meno tutti, di una energica cura di “gerovital” perché sono quasi tutti vecchi e obsoleti. Si tratta della prima e concreta risposta al problema dell’inquinamento del “mare nostrum” da parte del nuovo governo regionale che però arriva con notevole ritardo rispetto all’inizio della stagione estiva. Per la verità si tratta di finanziamenti del Fondo FERS 2007/2013 non spesi dalla Giunta regionale precedente e che rischiavano di tornare all’Unione Europea insieme a tanti altri finanziamenti non utilizzati per carenza di progettualità. Per poter recuperare questi fondi l’esecutivo-Oliverio ha dovuto prima chiedere ai singoli comuni l’invio delle schede tecniche dei lavori più urgenti di cui necessitavano gli impianti di depurazione e solo ora la Regione ha potuto mettere mano alla borsa e comunicare il riparto delle somme a circa 100 comuni calabresi che ne hanno fatto richiesta. Questi i finanziamenti previsti per gli 8 comuni rivieraschi dell’Alto Jonio: Amendolara (79mila euro), Albidona (37mila), Cassano Jonio (267mila), Montegiordano (183mila), Rocca Imperiale (92mila), Roseto Capo Spulico (80mila), Trebisacce (132mila) e Villapiana (66mila). Ora tocca ai comuni accelerare la cantierizzazione degli interventi anche se c’è da fare i conti con i tempi biblici della burocrazia. Intanto continuano a far discutere i criteri con cui Legambiente continua a distribuire “le vele” del mare pulito e c’è qualche comune che, forse legittimamente, si sente penalizzato. E’ il caso, per esempio, di Villapiana che, pur potendo vantare un mare in buona salute e in linea con le altre spiagge, arenili sconfinati e una serie di dotazioni turistiche d’avanguardia, continua ad essere discriminata da Legambiente. Forse in tutto questo pesa però il contenzioso tuttora in atto con il Comune che ha fatto causa a Legambiente per aver subito in passato un grave danno d’immagine.
Pino La Rocca