In un mese nafta a quintali trafugata nottetempo dai mezzi della “Femotet” nell’area comunale
Indomita e tracotante l’“Anonima furti” che quasi tutte le notti, ormai, fa “visita” all’autoparco comunale di Cassano Jonio, lungo la Via Provinciale che attraversa contrada Giastreta, appositamente per trafugare il gasolio contenuto nei serbatoi degli autocompattatori e degli altri mezzi meccanici della Femotet Spa, la società con sede a Castrovillari che anche nella città delle terme gestisce la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani.
L’ultimo “colpo” è stato messo a segno durante la notte tra giovedì e venerdì. Quando i misteriosi “dracula” che vanno a succhiare la nafta dagli automezzi evidentemente sono stati improvvisamente costretti a lasciare in fretta e furia l’autoparco forse per paura d’essere scoperti e smascherati. Già, perché al mattino seguente, proprio davanti ad alcuni mezzi della Femotet, sono stati rinvenuti alcuni grandi bidoni e dei grossi imbuti.
I ladri avranno con ogni probabilità udito qualche rumore inconsueto, o forse l’arrivo di qualche autovettura, e si sono così velocemente allontanati dall’area dell’autoparco comunale. Vulnerabilissima, a ben vedere, a dispetto dei cancelli che di notte ovviamente restano ben chiusi.
Gli autisti della Femotet al mattino trovano quasi sempre gli autocompattatori ed altri mezzi completamente “a secco”.
Continuano dunque a rimanere senza volto né nome, ed impuniti, i protagonisti dei tanti furti di gasolio denunciati ai carabinieri della locale Tenenza da parte dei titolari dall’azienda castrovillarese.
E sarebbero diverse centinaia i litri di gasolio trafugati, soltanto nell’arco dell’ultimo mese, all’interno dell’autoparco cassanese.
Nafta a quintali rapinata di notte dalle ignote mani criminali che, con ogni probabilità, si servirebbero d’una ipotetica autocisterna.
Un automezzo “dotato” che riuscirebbe a guadagnare con facilità estrema l’ingresso dell’autoparco, entrandovi e penetrandovi furtivamente, forse, dalla sua stessa “porta principale”: vale a dire dallo stesso cancello che ne consente il normale ingresso e la normale uscita agli autocompattatori e agli altri automezzi della Femotet, oltre che a quelli di proprietà del Comune.
Furti che sarebbero diventati un vero e proprio “rompicapo” per gl’investigatori dell’Arma, i quali, diretti dal tenente Michele Fiorenzo Dileo, stanno seguendo con apprensione ed attenzione il “caso” dopo le ripetute denunce da parte dei titolari della Femotet.
Le indagini vengono condotte nel più assoluto ed impenetrabile riserbo. Bocche cucitissime pure negli ambienti comunali. Trapelano però “sospetti”, che avvolgerebbero persone che lavorano o che operano all’interno dell’autoparco. E che, dunque, avrebbero una certa “agibilità” al suo interno pure fuori dall’orario di lavoro…