Sembra stringersi la “morsa” da parte dei carabinieri della Compagnia cittadina, diretta dal capitano Francesco Barone, nei confronti di “topi” di negozi ed appartamenti che indomiti da qualche tempo stanno mettendo a ferro e fuoco, in lungo e in largo, il territorio di Corigliano Calabro. Nel pomeriggio di venerdì, infatti, nel corso d’un apposito servizio di controllo del territorio, i militari dell’Arma hanno colto con le “mani nel sacco” due ladri, ai quali hanno immediatamente stretto le manette ai polsi per il preteso reato di furto aggravato in concorso tra loro.
Si tratta di due coriglianesi di cui non sono state rese note le generalità complete: P.A., di 30 anni, e G.O. di 32. I due “compari” sono stati bloccati dagli uomini del Nucleo operativo radiomobile proprio mentre asportavano dall’interno d’alcuni appartamenti d’uno stabile in disuso, tredici termosifoni da riscaldamento, poi restituiti ai legittimi proprietari. I due arrestati, espletate le formalità di rito in caserma, sono stati poi rimessi in libertà in attesa del processo, su disposizione del magistrato di turno presso la Procura di Castrovillari.
Un altro furto, questo invece non sventato, s’è registrato all’interno dell’abitazione d’una signora residente nella popolosa frazione Scalo, rimasta vedova da qualche mese ed ora dimorante presso l’abitazione d’una figlia. E’ la seconda volta che nel giro di poche settimane le viene “visitata” la casa. La seconda volta, però, da rubare v’era ben poco e gl’ignoti ladri si sono dovuti far bastare quel poco.
Le indagini dei carabinieri per risalire a volti e nomi delle varie bande di ladri “scese in campo” negli ultimi tempi vengono condotte a trecentosessanta gradi. “Presenza” e controlli sono aumentati.