NOTA DEL CONSIGLIERE COMUNALE TOMMASO CRITELLI
CARIATI – «Il sindaco Sero auspica il “superamento delle divisioni politiche municipali” ed invoca, non soltanto un abbassamento dei toni, quanto un atteggiamento veramente costruttivo nell’interesse della soluzione dei problemi che questa squadra amministrativa non ha mai negato ma sui quali servono risposte il più possibile condivise”.
La nota del sindaco, come sempre delirante, merita, su una base documentale e pragmatica, piuttosto che nel campo della pura ideologia, magari condivisa, una risposta energica e, soprattutto, definitiva la quale possa, questa si, contribuire a farlo rinsavire e di conseguenza abbandonare il governo della città, per il bene suo e della collettività. Fin dal primo consiglio comunale del Sero bis (giugno 2011) le minoranze diedero pubblicamente ampia disponibilità a collaborare con l’esecutivo e la maggioranza. Ma ogni nostra proposta (la convocazione della conferenza dei capi gruppo prima di ogni assemblea; l’istituzione delle commissioni consiliari; la vigilanza strenua e costante sulla Sogefil, la società privata di riscossione che poi è sparita col bottino dei cariatesi; il piano spiaggia; la deliberazione dello stato di dissesto finanziario pilotato, ecc.) non solo cadeva nel vuoto, ma incassava puntualmente lo scherno, l’irrisione e il sarcasmo plateale di sindaco e assessori (ricorda qualcosa il gaudente assessore bilancio?), gli stessi che adesso, con l’acqua alla gola, ci chiedono una ciambella di salvataggio. Filippo Giovanni Sero e la sua ciurma, a parte la recessione globale, del decadimento morale, sociale, civile, politico ed economico di Cariati non sono l’effetto, ma la causa, e noi questa causa vogliamo rimuoverla con ogni mezzo democratico, anche quello di disertare i consigli comunali che, da molto tempo, per mancanza di numero legale (la maggioranza naviga sul filo del rasoio), non possono tenersi in prima convocazione. Si metta l’animo in pace il sindaco. E non implori. Sarebbe come se Hitler, per redigere il suo criminale piano di sterminio antisionista, avesse chiesto una mano agli ebrei».