«Siccome non ci possono contestare sul piano amministrativo perché siamo inattaccabili, ci chiedono di voler visionare le carte alla ricerca di presunte irregolarità per poterci denunciare. Noi li abbiamo sfidati al confronto sulla pubblica piazza ma stanno ancora fuggendo». E’ un fiume in piena il sindaco di Amendolara Antonello Ciminelli che, non avendo ottenuto la disponibilità al confronto né dal PD locale, né dall’ex sindaco e attuale segretario regionale di SEL Mario Melfi, ha invitato i cittadini in piazza, come si faceva nell’antica “agorà” greca, per fare il punto della situazione a tre anni dall’inizio del mandato e per rispondere al recente volantinaggio dei suoi presunti denigratori, esibendo documenti, parlando per circa un’ora e mezza, attaccando gli avvesari e ricorrendo non di rado ad espressioni gergali abbastanza colorite. Peccato che, assenti i suoi oppositori, si sia trattato di un’arringa unilaterale infarcita a tratti da fragorosi applausi ma carente del necessario contraddittorio che avrebbe certamente aggiunto più sale al dibattito. «Sembra sia già partita, con due anni di anticipo, la lunga volata di avvicinamento alla campagna elettorale nella quale – ha ammonito Ciminelli in modo ironico – qualcuno si dovrà… sacrificare per fare spazio ai soliti “predestinati” perché, siatene certi – ha aggiunto il primo cittadino riferendosi ai fratelli Melfi – torneranno in gara i soliti noti ancora affetti dall’invincibile virus della politica, con cui comunque non avremo paura di confrontarci perché in politica, come abbiamo dimostrato tre anni orsono, non esistono gli invincibili». Poi Ciminelli ha tirato fuori un lungo e dettagliato elenco delle opere realizzate in questi tre anni, di quelle che saranno realizzate da qui alla fine del mandato e dei presunti debiti che avrebbe ereditato dai suoi predecessori «contratti solo per fare viaggi e – ha aggiunto Ciminelli – per realizzare film, documentari ed ebook fotografici e per far lavorare sempre gli stessi tecnici e le stesse imprese di movimento-terra. Fate comunque quello che volete: – ha ammonito l’avvocato Ciminelli – le carte sono a vostra disposizione, noi non abbiamo alcun timore perché non abbiamo da tutelare alcun interesse privato». Prima di concludere Ciminelli ha rivelato di avere un sogno: realizzare la riqualificazione di piazza Giovanni XXIII (nella foto) che ospita tra l’altro il Museo Statale di Amendolara. «Peccato – ha concluso il sindaco Ciminelli rinnovando l’invito ai suoi oppositori a “duellare” in piazza – che quando arriveranno i fondi non avrò al mio fianco Gianni Esposito (ex vicesindaco esautorato dallo stesso Ciminelli) insieme al quale abbiamo richiesto un adeguato finanziamento che sono certo arriverà».
Pino La Rocca