L’area retrostante il “Guido Compagna” già individuata come base per l’elicottero di soccorso è stata nel frattempo destinata a parcheggio riservato al personale.
Sono migliaia al giorno, e provenienti dall’intero comprensorio della Sibaritide, gli utenti della sanità pubblica che si recano per prestazioni sanitarie di vario genere ed emergenze di pronto soccorso presso l’ospedale civile “Guido Compagna” ubicato in cima al centro storico di Corigliano Calabro. A questi s’aggiungono i tanti cittadini che quotidianamente vi giungono per far visita a pazienti ricoverati o semplicemente per effettuare una prenotazione.
Ciò si traduce per tutti in un una serie di disagi – alcuni dei quali piuttosto gravi, altri d’ordine più “pratico” – almeno fin quando non sorgerà per diventare finalmente operativa l’annunciata moderna struttura del “Nuovo ospedale della Sibaritide”, che, secondo il progetto regionale, dovrebbe essere costruita in contrada Insiti al confine tra le due città di Corigliano Calabro e Rossano.
In Calabria è però storicamente provato che i tempi di realizzazione delle opere pubbliche non possono essere mai dati con certezza, o per scontati.
Come, per esempio, quello per la base d’atterraggio dell’elisoccorso nell’area retrostante lo stesso ospedale “Compagna”.
Il datato progetto sembra infatti essere stato definitivamente accantonato dal momento che la spianata destinata all’atterraggio dell’eliambulanza è divenuta un’area parcheggio riservata alle auto del personale medico, paramedico ed amministrativo dell’ospedale.
E all’occorrenza il velivolo di soccorso deve effettuare l’atterraggio nell’area portuale di Schiavonea con conseguenze che sono ben facili da immaginare.
Per essere trasferita in un altro ospedale infatti, la persona soccorsa deve dapprima essere trasportata a bordo di un’autoambulanza fino all’area portuale: una decina di minuti che potrebbero rivelarsi fatali.
Che l’ospedale “Compagna” sia ubicato in un posto col passare degli anni rivelatosi sempre più “infelice” è un dato di fatto che potrà essere riparato soltanto dalla nascita della prevista nuova struttura ospedaliera della Sibaritide.
Tuttavia, se nel frattempo si mettesse mano a risolvere questioni non difficilmente risolvibili ai cittadini si darebbero certamente dei segnali concreti e non “parolai” di quel miglioramento dell’offerta sanitaria che attendono da tempo e con grande spasimo.