Altra tegola sull’Alto Jonio: chiude l’Ufficio del Giudice di Pace nonostante i comuni dell’Alto Jonio si fossero impegnati ad accollarsene le spese di mantenimento. Così, dopo l’Ospedale già chiuso da un pezzo, dopo l’Agenzia delle Entrate che chiuderà i battenti entro il 30 giugno prossimo e tante altre strutture pubbliche già state decapitate prima, un altro pezzo di Stato si allontana inesorabilmente da questo martoriato lembo di territorio. A darne notizia questa volta è il segretario cittadino del PD Pierfrancesco De Marco anche nelle vesti di addetto ai lavori in qualità di avvocato. «Esprimo preoccupazione e forte indignazione – ha scritto l’avvocato De Marco – per l’ennesimo scippo che si sta silenziosamente consumando nei confronti di Trebisacce e dell’intero comprensorio. Con una serie di provvedimenti si sta di fatto decretando la chiusura anzitempo dell’Ufficio del Giudice di Pace di Trebisacce, tra gli ultimi uffici pubblici rimasti in un comprensorio ormai desertificato». Il segretario del PD rivela infatti che, nonostante sia ancora vigente il periodo di proroga concesso per consentire ai Comuni di assumere su di sé gli oneri relativi al mantenimento dell’Ufficio, è stato disposto il trasferimento del personale in servizio e, di conseguenza, l’Ufficio è a tutti gli effetti aperto, ma senza personale. «Da mercoledì prossimo, 7 maggio, – scrive l’avvocato De Marco – mancando tutto il personale, sarà impossibile tenere le udienze, così come sarà impossibile depositare e consultare atti. Cosicchè l’Ufficio del Giudice di Pace di Trebisacce diventerà, quindi, un vero e proprio ufficio fantasma. Questa, – commenta Pierfrancesco De Marco – l’incresciosa situazione che si determinerà se non verranno assunti immediati provvedimenti correttivi… Il Partito Democratico di Trebisacce – conclude l’avvocato De Marco – chiede a tutti i rappresentanti politici della zona, ad ogni livello, di prendere atto di tale deprecabile situazione ed intervenire con urgenza per porvi rimedio, lavorando e cooperando tutti insieme senza gelosie nè campanilismi – per salvare da morte annunciata questo importante presidio delle sicurezza e della legalità».
Pino La Rocca