Tutto è pronto sul lungomare di Schiavonea, o almeno quella parte non interessata da lavori, ad ospitare la “Fiera di maggio” o “Fiera dell’Ascensione”. Infatti l’appuntamento è fissato per domani, sabato 3 e domenica 4 maggio. Si tratta di evento fieristico che risale alla metà dell’ottocento. Ecco perché le richieste da parte degli espositori sono ogni anno abbastanza consistenti. Quest’anno, però, i venditori hanno dovuto fare i conti con i lavori che stanno interessando la zona del lungomare che va dalla zona Palmeto e fino al torrente Coriglianeto. Così il comune nei giorni scorsi si era visto costretto ed emettere una ordinanza con la quale limitava il numero dei posteggi in 400, poi però la scorsa settimana, anche su forti pressioni dei venditori ambulanti, è stato effettuato un sopralluogo sul lungomare e alla fine è stato stabilito che il numero dei posteggi, peraltro già assegnati, sarà di 550. In pratica rispetto agli scorsi anni la diminuzione non è stata molto marcata. Dicevamo che la “Fiera di maggio” è un appuntamento molto atteso, non solo qui a Corigliano, ma un po’ in tutto il territorio. Infatti questa dell’Ascensione insieme a quella di novembre sono i due momenti fieristici più importanti per il centro ausonico. La fiera era sorta nella metà dell’ottocento come momento di scambi commerciali tra produttori e consumatori, ma allora e fino alla metà degli anni novanta il vero scopo della fiera era la vendita del bestiame. Poi a causa di gravi problemi veterinari la fiera del bestiame venne definitivamente abolita. Ma rimane la fiera con tutte le sue mercanzie dall’abbigliamento, ai casalinghi, agli alimentari, al legno, vimini, piante e tanto altro. Un appuntamento che coinvolge in maniera consistente molti espositori provenienti dalla Puglia, i quali hanno avuto modo nel corso degli anni di verificare la convenienza, in termini di vendita del prodotto, di essere presenti a Schiavonea. Ma accanto alle 550 bancarelle, non dobbiamo dimenticare gli immancabili abusivi, che ogni anno vengono stimati in oltre un centinaio. E costoro, in un certo senso, riescono sempre a farla franca, perché i controlli sono molto blandi. In termini di partecipazione popolare, va detto che sono diverse migliaia i visitatori che in questi due giorni di fiera non rinunciano a farsi un giro tra le bancarelle, anche perché il tempo, almeno negli anni recenti è stato sempre clemente.
La Redazione