L’amministrazione comunale in carica, Maggioranza ed Opposizione, al contrario di qualche altro comune, pur avendo discusso a lungo, hanno concordato le opere compensative da chiedere all’Anas, ma alla fine hanno dato il via libera alla realizzazione della nuova S.S. 106. L’impatto ambientale della nuova arteria a 4 corsie con spartitraffico, che attraversa in senso longitudinale tutto il territorio comunale, è innegabile ed è necessario fare di tutto per ridurne le conseguenze, ma si tratta di un’opera pubblica alla quale non ci si può opporre perché, oltre ad elevare il livello di sicurezza e quindi ad interrompere la catena dei morti che hanno funestato nel corso degli anni la famigerata “strada della morte”, rappresenta una grande opportunità di occupazione e quindi di crescita economica e sociale per la nostra comunità e per tutto l’Alto Jonio: l’ultimo treno, è stato definito, per agganciare lo sviluppo e togliere dall’isolamento questa importante fascia di territorio. Su questo assunto, pur essendo partiti da posizioni contrapposte ed essersi confrontate a lungo nel rispetto dei ruoli e della dialettica politica, si sono trovate d’accordo, Maggioranza ed Opposizione ed alle fine hanno approvato all’unanimità dei presenti (15 su 16 consiglieri) la Delibera consiliare con la quale il comune di Villapiana, dopo aver enucleato le proprie richieste compensative, tra cui uno svincolo per Villapiana scomparso rispetto al progetto preliminare, ha dato il proprio parere favorevole alla realizzazione dell’opera. Via libera, dunque, da parte dei due comuni della Piana di Sibari (Cassano Jonio e Villapiana), mentre molte resistenze, pubbliche e private, permangono in altri comuni dell’Alto Jonio. Per la verità la Minoranza, per bocca di Franco Cesarini, Battista Fioravanti e Saverio De Luca, ha polemizzato con l’esecutivo-Rizzuto rinfacciandogli di aver perso tempo nel formulare le proprie osservazioni, nel non aver posto come “conditio sine qua non” la realizzazione dello svincolo comunale e di avere, alla fine, proposto la compartecipazione del comune alle spese per realizzare lo svincolo. «Si è trattato solo di una provocazione, – ha replicato il sindaco Roberto Rizzuto precisando di aver già ritirato quella proposta – per sfidare l’Anas e per ottenere il rispetto del progetto preliminare. Torneremo quindi a chiedere all’Anas lo svincolo per Villapiana pur sapendo che in questo modo sarà sacrificata un’ulteriore quota di territorio e pur sapendo che sarà difficile derogare agli standard europei previsti per la nuova arteria e sanciti dal CIPE, ma siamo altrettanto decisi – ha concluso Rizzuto invitando la Minoranza ad una votazione comune – a non ostacolare un’opera che comporta una serie di vantaggi alla nostra comunità in termini di occupazione e che, soprattutto, è destinata a ridurre l’incidentalità e la catena dei morti, nella quale anche Villapiana ha pagato il proprio triste tributo in termine di vite umane».
     Pino La Rocca