Fra le diverse proposte di legge trattate oggi dalla Terza Commissione Regionale Sanità, Attività Sociali, Culturali e Formative, che mi onoro di presiedere, assume una rilevanza particolare quella relativa all’inclusione sociale, rimozione delle barriere architettoniche, riconoscimento e promozione della lingua dei segni e piena accessibilità delle persone sorde alla vita collettiva.
Si tratta di una proposta di legge importante, approvata all’unanimità, che non soltanto adempie all’imprescindibile articolo 3 della nostra carta costituzionale ma vuole promuovere la rimozione delle barriere che limitano la partecipazione dei non udenti alla vita collettiva, prevedendo anche attraverso la concessione di contributi il servizio di interpretariato simultaneo in LIS e LISt nonché l’accesso ai servizi del Sistema Sanitario Regionale e protocolli di intesa volti a promuovere e favorire i processi di inclusione e l’abbattimento di ogni barriera comunicativa.
L’impegno è quello di migliorare la qualità della vita dei non udenti eliminando tutti quei processi limitativi che spesso non consentono loro di essere a pieno titolo membri attivi della comunità.