di Antonio Loiacono
Giovedì 6 luglio, anno del Signore 2023: ore 16,30! Non era “percolato” proveniente dalla discarica di Pipino, nel Comune di Scala Coeli ma, un fiume di gente che ha “tracimato” sulla SP 1 (Pista Nicá) protestando, per l’ennesima volta, contro l’impianto di rifiuti non pericolosi, di proprietà della Bieco Srl.
Una dimostrazione pacifica con donne, uomini, bambini, associazioni, anziani e giovani che in un corteo, a momenti frastagliato da grossi camion-cisterne provenienti da e per Pipino, hanno riempito di “no” la vicina valle del Nicà, chiedendo, con forza, la bonifica ed il ripristino dello stato dei luoghi e la chiusura della discarica.
Organizzata dal Circolo Legambiente Nicà, di Scala Coeli, la manifestazione “Chiudere la discarica subito”, nasce dall’ultimo grave episodio avvenuto nell’area della discarica, allorquando un grosso quantitativo di percolato (si stimano, almeno, 5 mila metri cubi di veleno) esonda ed invade terreni e corsi d’acqua fino alle sponde dello Jonio!
“Chiediamo al presidente della Regione Calabria -ha dichiarato Nicola Abruzzese- la revoca del decreto autorizzativo della discarica di Scala Coeli. Ci stiamo attenendo, scrupolosamente, alle disposizioni del Sig. Questore di Cosenza. La nostra -continua il presidente del Circolo Legambiente Nicà, di Scala Coeli- é una manifestazione “statica”. Insieme a tutti i partecipanti decideremo il prossimo passo, da mettere in atto tra una decina di giorni! “
Assenti, giustificati, i sindaci dei territori interessati, perché convocati negli Uffici regionali, ad un tavolo tecnico sulla vicenda: meno giustificati chi poteva e doveva sostituirli!
Antonio Loiacono