Questione di pochi giorni e gli albidonesi, dopo aver perso il loro storico sportello bancario e pur disponendo di un bell’immobile (nella foto) situato nel centro del paese, dovranno rinunciare anche al Bancomat che,
come è noto, in assenza di uno sportello bancario, aiuta a gestire i prelievi ed i pagamenti delle bollette, agevolando così l’utenza, e soprattutto quella anziana. Dal primo luglio, infatti, Albidona, che per le cronaca è stata la culla nella quale è nata ed ha emesso i primi vagiti l’allora Cassa Rurale di Albidona divenuta piano piano Banca di Credito Cooperativo dello Jonio e poi BCC “Valle Crati”, perderà il suo apparecchio Bancomat. Prevedibile e legittima quindi la protesta dei cittadini che, secondo quanto sostiene il Consigliere Comunale “indipendente” Giuseppe Adduci, addebiterebbero all’Amministrazione Comunale la responsabilità di non aver intrapreso, pur essendo da circa tre mesi a conoscenza dell’intendimento della Banca, alcuna iniziativa istituzionale tesa a scongiurare questo rischio che, sempre secondo l’ex consigliere di Maggioranza, sarebbe divenuto ormai incombente. Nel segnalare il rischio e con l’intento di spingere l’esecutivo a mettere in atto l’estremo tentativo di scongiurare la perdita del Bancomat, il consigliere “indipendente” Giuseppe Adduci, a suo dire, si sarebbe attivato per contrastare questo rischio senza però riuscirci. E questo perché gli Istituti di Credito, come è risaputo, ragionano in termini di costo-benefici e sono molto più sensibili alla ragione dei numeri piuttosto che ai numeri della ragione.
Pino La Rocca