I co-fondatori dell’impresa sociale hanno ricevuto a Torino uno tra i più importanti riconoscimenti conferito da Intesa San Paolo che premia l’impatto sociale.
«Il lavoro di Catasta per il territorio del Pollino in pochissimo tempo ha generato una crescita limpida, bella, sostenibile, generativa di nuovi processi che arricchiscono l’areale a cavallo tra Calabria e Basilicata, connettendoli in una strategia collettiva che ha dato valore alla natura, focalizzato l’attenzione sul turismo, coinvolto stakeholder e istituzioni. Un processo economico ma anche di valore che sono felice sia stato riconosciuto da Intesa San Paolo che ha scelto di assegnare al gruppo fondatore di Catasta Pollino il premio Imprese Vincenti».
Così il sindaco di Saracena, Renzo Russo, ha voluto esprimere compiacimento e soddisfazione per la presenza, sul palco dell’iniziativa nazionale dell’istituto bancario svolta ieri a Torino, dell’impresa sociale nata dalla idea e la passione per questo territorio di alcuni giovani professionisti di Saracena.
«Donato Sabatella, Sergio Senatore, Manuela Laiacona e Giovanni Gagliardi hanno saputo condensare il tema della resilienza in una scelta strategica che fa bene a tutto il territorio. Dal sogno, alla progettazione, alla realtà Catasta che in poco tempo è divenuto davvero un centro riconosciuto che unisce e da ampio respiro al Pollino come entità unica calabro – lucana, valorizzando un modello imprenditoriale di grande impatto sociale per piccoli produttori, allevatori e agricoltori che rappresentano una parte importante del patrimonio di saperi e sapori del Pollino, lavorando, ancora, in sinergia con gli operatori turistici e culturali con i quali hanno saputo relazionarsi condividendo la stessa visione di una terra straordinaria».
«Sapere che una azienda del nostro territorio nata da giovani professionisti saracenari, tra oltre 4mila candidate, sia stata riconosciuta nel gotha delle aziende italiane del terzo settore premiate da Intesa San Paolo per l’impatto sociale rappresenta per noi- ha concluso Renso Russo – un esempio da valorizzare e uno stimolo a continuare a fare bene per la crescita di questo territorio, affinchè tanti altri giovani scelgano la “restanza” come stile di vita per lo sviluppo di questa terra, la nostra terra. Investire energie, passione, competenze, visioni di sviluppo possibile e sostenibile assumono – oggi più che mai anche grazie al riconoscimento avuto da Catasta – la prospettiva di un impegno che dobbiamo permetterci di avere per la costruzione di un modello economico virtuoso che anche a queste latitudini, nonostante tutte le difficoltà che si possono incontrare, può essere credibile, riconoscibile, e generare il bene e il cambiamento che tutti auspichiamo».