L’ avversità meteorologica e la insistente pioggia che nelle ultime ore ha interessato la fascia jonica e in particolar modo la Sibaritide ripropone con prepotenza all’attenzione di tutti la grave situazione del fiume Crati.
La Regione Calabria nella persona del governatore Occhiuto e congiuntamente, ognuno per le proprie competenze, al Soggetto Attuatore dott. Giuseppe Nardi velocizzino la procedura della gara di bando per l’affidamento dei lavori di rifacimento dell’argine del fiume Crati proprio nel tratto che attraversa le contrade di Thurio e Ministalla già interessate dall’ alluvione nel novembre del 2018.
Ritorno sull’argomento ribadendo che se la Regione Calabria, in primis, ma anche l’amministrazione comunale di Corigliano-Rossano non prenderanno seriamente in carico i gravi problemi e gli interessi dei cittadini e del territorio questo nostro lembo di terra sarà costretto al degrado ambientale e sociale.
La questione Crati, grazie alla mia continua interlocuzione con la ex amministrazione regionale Oliverio e con l’allora Soggetto Attuatore, l’ing. Nello Gallo, era andata avanti.
Era stato finanziato nel “Patto per il Sud” un intervento di 8 milioni di euro per la messa in sicurezza degli argini del fiume Crati, su entrambi i lati, fino al percorso della vecchia 106.
Dopo aver lavorato alacremente, a febbraio del 2020 si era arrivati alle fasi finali per aggiudicare la gara della progettazione.
Infatti a distanza di pochi mesi la procedura della progettazione si concludeva con la consegna del progetto definitivo.
Purtroppo con il cambio dei due successivi governi della Regione la procedura si è arrestata.
È ora che questa procedura, oramai giunta alla fase finale dell’ indizione del bando di gara per affidare i lavori in questione, venga immediatamente ripresa dal Soggetto Attuatore e portata a termine con estrema urgenza.
È inconcepibile che 8 milioni di euro giacciono “in fondo ad un cassetto” e non vengono spesi per mettere in sicurezza la vita degli abitanti di Thurio e Ministalla, le loro abitazioni e le loro attività.
Se la procedura era a buon punto perché è stata interrotta?
È urgente che si torni ad operare senza indugio per mettere in sicurezza il fiume Crati prima che succeda l’irreparabile.
Non si può, e non si deve, giocare con la vita delle persone sol perché non c’è l’impegno dovuto e necessario quando ci sono anche da tempo, e grazie all’impegno di soggetti che per questo risultato si sono prodigati, dei fondi stanziati!
Mi auguro che già da domani la pratica venga ripresa con priorità assoluta dal Soggetto Attuatore e che presto si giunga a conclusione così da tutelare, finalmente, l’incolumità di tutti gli abitanti delle contrade interessate.
Rosa Silvana Abate