Accolte le tesi del collegio difensivo composto dagli avvocati Zagarese, Laghi e Falbo.
CORIGLIANO-ROSSANO, 13 marzo 2022 – Assolti perché il fatto non sussiste. Lo scorso giovedì 10 marzo 2022, dopo una lunga e meditata camera di consiglio, il Tribunale di Castrovillari ha concluso, con una formula di assoluzione, la vicenda giudiziaria che vedeva imputati il sindaco di Roseto Capo Spulico, Rosanna Mazzia, il dirigente dell’Area tecnica, Giovanni Marangi ed il gestore dell’impianto di depurazione Teodoro D’Ambrogio – difesi dagli avvocati Ettore Zagarese, Domenico Laghi e Giuseppe Falbo – accusati del reato di inquinamento ambientale per avere nelle loro rispettive qualità consentito ed effettuato lo stoccaggio abusivo dei rifiuti originati dal trattamento delle acque reflue urbane dell’impianto di depurazione ubicato in località Piano d’Orlando nel Comune di Roseto Capo Spulico con accumulo di fanghi di depurazione oltre i limiti consentiti.
Questo l’impianto accusatorio rispetto al quale il primo cittadino di Roseto Capo Spulico Questa era la prospettazione accusatoria dalla quale il primo cittadino di Roseto era stato chiamato a rispondere in concorso e rispetto al quale, nel protestare sin da subito la propria innocenza, aveva deciso di mettersi da subito a disposizione dell’autorità giudiziaria competente al fine di chiarire la propria posizione.
L’istruttoria che ne è seguita le ha dato piena ragione consentendo, da un lato che venisse fuori la correttezza dell’azione amministrativa e dall’altro la dimostrazione, anche nei fatti, della completa insussistenza delle ipotesi di reato contestato tanto da indurre il Giudicante a pronunciare sentenza assolutoria con formula ampia.