A un anno esatto dal suo prematuro viaggio verso il cielo (15 gennaio 2021), i familiari, in particolare la moglie Alessandra e il figlio Francesco, i colleghi, gli amici e tutta la comunità ricordano con immutato affetto e riconoscenza il Dr. Giuseppe De Vita, per tutti Pino,
Medico del 118 di Trebisacce e Dentista, vittima generosa e innocente del Coronavirus che, come è noto, oltre ad aver falcidiato migliaia di persone di tutte le età, ha provocato la cosiddetta strage silenziosa dei Medici (il primo gennaio 2022 erano 359) e di tantissimi Infermieri, tutti impegnati in trincea, negli ospedali e sul territorio, a salvare la vita degli altri a rischio di rimetterci la propria. E Pino De Vita, amico di tutti, persona amabile e fortemente impegnata nella professione e nel sociale come medico-cattolico, come attivista dell’Unitalsi e come componente della grande famiglia degli Scout, è stato purtroppo uno di questi. Di animo buono, il dr. Pino De Vita è stato impegnato sin dal primo momento della pandemia insieme ai suoi colleghi del 118 di Trebisacce in un lavoro intenso e pericoloso condotto sempre con impegno, con professionalità e con quella grande generosità che, come i suoi colleghi, lo ha sempre contraddistinto come persona buona e sensibile, sia come Medico che come Dentista. Tanto che tutta la comunità, al momento della sua prematura scomparsa, è rimasta e incredula e sgomenta e oggi, a distanza di un anno, lo ricorda con immutato affetto e con grande riconoscenza per le sue spiccate doti umane di cui ha sempre dato prova negli ambienti di lavoro e nella vita sociale.
Pino La Rocca