IL SINDACO: IL RISCHIO VERO È CHE SPARISCANO INTERE COMUNITÀ.EVITIAMO CHE QUESTE CERIMONIE DIVENTINO SOLO RITUALI.
VACCARIZZO ALBANESE (Cs), giovedì 4 novembre 2021 – Dobbiamo sforzarci ogni giorno, come rappresentanti istituzionali di periferia, per rendere sempre attuale e non retorico, rituale, scontato e perfino distante dalle nuove sensibilità delle comunità locali il significato vero di appartenenza ad un’unica Nazione ed in un unico Paese che è certamente sintesi e figlio di quanti, ieri come oggi, nelle guerre classiche e nei conflitti contemporanei e globali, in primis quello contro tutte le ingiustizie e le mafie, ne hanno difeso e ne difendono la libertà, la dignità e la pace, anche al prezzo della propria vita. E tutto ciò vale soprattutto nelle nostre comunità dell’entroterra a rischio isolamento ed abbandono.
È quanto ha dichiarato il Sindaco Antonio Pomillo in occasione della cerimonia cittadina per la Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate celebratasi oggi (giovedì 4), insieme al Papas Elia, nel cuore del Salotto diffuso di Vakarici.
La deposizione solenne della Corona d’Alloro ai piedi del Monumento dedicato ai Caduti in guerra – ha continuato – non può che caricare di nuovi, importanti ed attuali significati questo gesto che si ripete di anno in anno ma necessità di essere spiegato con altre parole, soprattutto alle generazioni più giovani di noi. Perché ricordare le vittime di tutte le guerre e di tutte le ingiustizie e consegnare alla Memoria collettiva l’importanza di adoperarsi per costruire e difendere costantemente le ragioni della pace e della giustizia, della serenità e della sicurezza sociale, significa far conoscere il dramma che tutti i conflitti, convenzionali e non, comportano, coinvolgendoci inevitabilmente anche se lontanissimi geograficamente dalle nostre abitazioni.
Ma c’è un valore aggiunto in più sul quale – ha proseguito – noi primi cittadini alla guida di piccolissimi comuni dell’entroterra di questa regione dobbiamo far emergere e far esplodere anche e soprattutto in queste ricorrenze che rischiano altrimenti di diventare stucchevoli e ripetitive. Noi non possiamo rischiare che nei prossimi anni a commemorare i Caduti o altre date solenni della Repubblica e del Paese vi siano soltanto un sindaco ed un prete, perché i paesi sono stati letteralmente abbandonati. Il valore dell’Unità nazionale di quest’Italia che è fatta di tanto entroterra e di 8000 campanili deve essere tenuto vivo da parte dei governi nazionali, con impegni ed azioni concrete, di sostegni e rilanci strategici, di rinnovata visione per uno sviluppo diverso da quello subito fino ad oggi, pena – ha concluso Pomillo – la cancellazione definitiva di ogni memoria e identità locali e quindi anche nazionali. – Fonte: Comune di Vaccarizzo Albanese – Comunicazione istituzionale/strategica – Lenin Montesanto Comunicazione & Lobbying).