In piazza XX Settembre la manifestazione con la partecipazione delle scuole e la rappresentanza dell’amministrazione comunale, i Carabinieri e la Polizia municipale.
La fine della guerra e l’inizio dell’Unità nazionale. Due momenti fondamentali che ancor di più oggi, nella società moderna, «richiamano, nella loro commemorazione, l’urgenza e l’esigenza di impegnarci tutti ad essere costruttori di pace». Lo ha dichiarato Renzo Russo nel giorno dell’Unità nazionale e delle forze armate celebrata a Saracena con la partecipazione degli studenti delle scuole.
Prima la celebrazione eucaristica nella chiesa di San Leone, concelebrata da don Saverio Viola e don Leone Boniface, e poi il corteo istituzionale, con la rappresentanza dell’amministrazione comunale e dei Carabinieri e della Polizia Municipale, per la deposizione della corona di alloro nei pressi del monumento ai caduti in piazza XX Settembre.
Alla cerimonia erano presenti il vice sindaco, Biagio Diana, il presidente del consiglio comunale, Angela Pugliese, e l’assessore Franco Gagliardi, il capogruppo di maggioranza, Andrea Forte, e il comandante della stazione Carabinieri, maresciallo Turino e la Polizia Locale. Gli amministratori hanno rivolto un pensiero di «gratitudine e riconoscenza ai concittadini di Saracena che hanno sacrificato la loro vita durante le guerre mondiali per affermare il diritto alla pace universale. Sacrificio – hanno aggiunto gli amministratori – del quale conserviamo vivo il ricordo e del quale saremo sempre grati per ciò che ci hanno testimoniato con il loro impegno in prima linea per difendere il bene più prezioso: la libertà».
La commemorazione si è conclusa con la lettura da parte degli alunni della scuola secondaria di primo grado di pensieri e riflessioni sulle ripercussioni delle guerre e l’importanza della pace.