Sul sito della Farnesina Viaggiaresicuri.it, portale dedicato agli italiani che si recano all’estero, sono state aggiornate le informazioni sui viaggi presso l’arcipelago delle Maldive, un luogo incantevole e sicuro ma anche piuttosto lontano dal nostro paese, sul quale vale la pena di informarsi prima di partirvi alla scoperta.
Dogana
Per entrare nel territorio maldiviano è necessario che si disponga di passaporto elettronico, ovvero quello con il microprocessore. Prima di partire dovrete far richiesta di visto, si tratta di una procedura obbligatoria che da diritto ad un soggiorno fino a 30 giorni, il mese sarà poi estendibile una volta in loco sottoscrivendo l’apposito modulo allegato a due fototessere e consegnandolo all’Autorità Locale Ufficio Immigrazione. Ai fini della buona riuscita della richiesta è assolutamente necessario che si disponga di una prenotazione effettuata presso una struttura alberghiera dell’isola, a meno che non ci si sia affidati ad un tour operator.
Soldi e avvertimenti particolari
L’Euro è accettato in molti resort dell’arcipelago ma è il dollaro la moneta che circola di più nel sistema economico maldiviano. Le carte di credito accettate sono: Visa, Master Card, American Express, JCB, Diners Club ed Euro Card.
La religione musulmana che è anche quella ufficiale del paese non consente il consumo di alcool, stupefacenti, carne di suino, importazione di immagini sacre o materiale pornografico. I cani non possono viaggiare con voi poiché non ammessi nel paese. Attenzione ai souvenir naturalistici che portiamo con noi: conchiglie, coralli, sassi, ma anche oggetti in guscio di tartaruga, niente di tutto ciò passerà la dogana al ritorno dalla nostra vacanza.
Ambasciata
Purtroppo per qualsiasi genere di problema di natura burocratica non potrete recarvi in alcuna ambasciata italiana sul territorio considerato che la più vicina si trova a Colombo (capitale dello Sri Lanka) che ha competenza anche sull’arcipelago maldiviano.
Sanità
Stesso discorso dell’ambasciata: in caso di emergenze gravi andate a Colombo. Alle Maldive, ovviamente per la conformazione del territorio, non ci sono praticamente ospedali se non l’IGM e il MDK che però si trovano entrambi nella capitale Malè, inoltre è abbastanza raro trovare medici nei villaggi, questo significa che in caso di vera urgenza bisognerà prendere un volo per Colombo, Chennai, Nuova Delhi o Singapore.
Certo sull’arcipelago vigono norme igienico sanitarie standard e non è richiesta alcuna vaccinazione particolare prima di recarsi in loco. La Farnesina però consiglia ai viaggiatori di sottoscrivere un’assicurazione sanitaria e avere la certezza che l’assicurazione sia pronta ad agire con il dovuto tempismo (e provvedere al trasporto aereo in ospedale) in caso di concreta necessità.
Sicurezza
Nonostante alcuni problemi incorsi negli ultimi anni l’arcipelago delle Maldive è un posto sicuro, soprattutto per i turisti. Innanzitutto vige una ritrovata stabilità politica considerato che il 6 aprile 2019 il partito del presidente in carica Ibrahim Mohamed Solih ha vinto le elezioni parlamentari conquistando una solida maggioranza nell’emiciclo maldiviano. Solih a sua volta aveva vinto le presidenziali nel 2018 sconfiggendo l’ex presidente Abdulla Yameen, il governo di quest’ultimo aveva preso una piega decisamente antidemocratica. Sostanzialmente tutta la vita politica del paese si svolge a Malè mentre gli altri atolli sono luoghi decisamente deputati alla tranquillità e al relax dei turisti. Infine, non esiste un rischio terrorismo nell’arcipelago che sia superiore a quello di tutti gli altri paesi.
Immersioni e pericoli
Il diving e lo snorkeling sono tra le attività favorite dei turisti che si recano alle Maldive, bisogna per sapere che non è consentito effettuare immersioni sotto i 30 metri e praticare pesca subacquea. A parte questo il meraviglioso arcipelago, come ben spiegato in questa pagina di un tour operator specializzato nei viaggi maldiviani, resta uno dei posti più incantevoli al mondo dove praticare queste pratiche sportive e riconnettersi con la natura. Le immersioni possibili sono addirittura 3: interne agli atolli, esterne o nello spazio tra questi che viene definito “pass” ed è luogo di transito per l’incredibile fauna marina che popola quei luoghi.