Colamaria (Udicon): sfida di responsabilità sociale. Obesità infantile, questione da affrontare.
CASTROLIBERO – La questione dell’educazione alimentare, della promozione di stili di vita corretti e della preferenza delle produzioni autentiche dei nostri territori non potrà non essere al centro dell’agenda istituzionale della nuova e grande Città di CORIGLIANO ROSSANO. È quanto ha dichiarato Ferruccio COLAMARIA presidente provinciale (Cosenza) dell’UDICON a margine del Congresso dell’Unione per la Difesa dei Consumatori dal titolo LIVE WELL ospitato ieri (venerdì 17) nella ex chiesa di San Giovanni, in piazza S.GIOVANNI a CASTROLIBERO.
I dati sull’obesità infantile in Calabria, la scarsa commercializzazione interna delle stesse produzioni autentiche locali e spesso la colpevole ed assurda assenza di materie prime e prodotti del territorio nella ristorazione regionale sono – aggiunge – facce dello stesso problema. Che va affrontato con consapevolezza anche dalle istituzioni locali. La terza Città della Calabria – conclude COLAMARIA – non potrà sottrarsi a questa sfida di responsabilità e di qualità della vita.
UNA CORRETTA ALIMENTAZIONE E L’ATTIVITÀ MOTORIA NELLA FASE DELL’INFANZIA E DELL’ADOLESCENZA. – È stato questo il tema del confronto al quale, coordinati dal dirigente Udicon Eugenio GALLO, hanno portato un prezioso contributo gli esperti Bruna PRIMICERIO e Daniele BASTA, il consigliere regionale Orlandino GRECO, i dirigenti UDICON Giandomenico CARINO e Francesca MACRÌ ed il vice sindaco di CASTROLIBERO Angelo GANGI che ha ringraziato UDICON per l’impegno di sensibilizzazione che continua a portare avanti su temi di rilevanza sociale.
GRECO ha colto l’occasione per ricordare le tantissime opportunità di sviluppo che il settore agroalimentare può offrire alla nostra regione che non è solo 800 km di costa ma è anche e soprattutto montagna e agricoltura biologica.
CARINO e MACRÌ hanno sottolineato come il consumatore si trovi a dover affrontare sia il bombardamento mediatico per la vendita di prodotti spesso nocivi alla salute che la mancanza di servizi e strutture basilari che possano tutelare il benessere della persona e dell’individuo prevenendo malattie legate alla cattiva alimentazione con un danno importante anche per la spesa sanitaria pubblica.
Grande attenzione ha avuto, nel corso del dibattito, la questione della dilagante disinformazione mediatica sul cibo inscatolato e sul cibo spazzatura, sugli integratori alimentari spesso inutili rispetto alla diffusa sedentarietà. Riportare al centro dell’opinione pubblica la qualità produzioni locali, della dieta mediterranea e dei piatti della più autentica tradizione calabrese. È stato, questo, il leit motiv in tutti gli interventi.

