A Morano C. ci eravamo lasciati all’ultimo consiglio comunale del 29.12.2018, durante il quale abbiamo assistito ad un vero e proprio reality show, dove il sindaco Nicolò De Bartolo ha manifestato, ancora una volta, il suo modo di fare politica, condizionato da individualismi e da rancori personali, finendo con il prendere il sopravvento sugli obiettivi amministrativi da raggiungere per il solo bene della collettività.
Durante la discussione del punto all’ordine del giorno per il rinnovo della convenzione per l’affidamento della gestione dell’Auditorium comunale all’associazione “Allegra Ribalta” di Morano Calabro, il consigliere comunale Biagio Angelo Severino, capogruppo del gruppo consigliare “La Nuova Morano”, dopo aver ringraziato la suddetta associazione, per l’eccellente attività socio-culturale che svolge in favore della comunità moranese, prima di esprimere voto favorevole per il rinnovo della suindicata convenzione, faceva rilevare al Consiglio Comunale che la stessa associazione non aveva adempiuto ad un obbligo della precedente convenzione. In particolare il rispetto dell’art. 5, in base al quale l’Ass. “Allegra Ribalta” avrebbe dovuto inserire nella stagione teatrale annuale una rappresentazione, il cui incasso doveva essere devoluto in favore del “Progetto Vita”, consistente nell’ampliamento e gestione dei 12 defibrillatori, presenti nel territorio comunale, progetto realizzato dalla precedente amministrazione Di Leone ed ampliato proprio dal Severino, quando ricopriva la delega in materia, con l’amministrazione attuale. Ciò ha scatenato subito le ire del sindaco, tant’è che sin da subito ha incominciato a proferire accuse infondate nei confronti del cons. Severino, reagendo in maniera smisurata nei confronti del suddetto consigliere comunale che era intento solo a tutelare gli interessi generali della propria comunità, tant’è che non è stata nemmeno accolta la proposta del consigliere Forte, sempre del gruppo “La Nuova Morano” di consentire l’ingresso gratuito a teatro per le famiglie meno abbienti e che il Sindaco, nella sua funzione di Presidente del Consiglio, in totale dispregio dell’art. 31 del regolamento sul funzionamento del Consiglio Comunale e senza motivazione alcuna, richiedeva l’intervento dei Carabinieri, per allontanare il Severino dai lavori del Consiglio. Inoltre, le azioni perpetrate dal sindaco atte a colpire la sfera privata della vita delle persone, soprattutto quando la pensano in modo diverso dal suo, nella fattispecie del cons. Severino, che tra l’altro è un poliziotto penitenziario, si sono manifestate palesemente, quando dal protocollo del Comune veniva partorita la nota prot. 10223 del 31.12.2018 indirizzata alla direzione della casa circondariale di Genova, Castrovillari e Rossano, nella quale si notiziavano le direzioni suindicate, dove il Severino ha prestato e presta servizio, che “…il Severino abbia proferito disdicevoli frasi a un Ausiliario del Traffico…”. Contestazione assolutamente non corrispondente al vero.
Ma come sempre la verità ritorna sempre a regnare sovrana, finalmente in data 28 febbraio u.s. l’Ente comunale, con nota prot. n. 1757 a firma congiunta del coordinatore dell’area affari finanziari e del segretario comunale, esaudiva la richiesta del gruppo consigliare “La Nuova Morano del 4.01.2019, circa l’adempimento dell’obbligo da parte dell’ass. “Allegra Ribalta” dell’art. 5 della convenzione discussa durante i lavori della suindicata adunanza Consiglio Comunale. Si legge nella suddetta nota che: “Agli atti d’ufficio di questo Ente, non risulta alcuna comunicazione da parte dell’associazione teatrale “L’Allegra Ribalta” in merito agli spettacoli teatrali il cui ricavato deve essere devoluto al “Progetto Vita”, né risulta alcun versamento di somme a tale riguardo”.
Il gruppo “La Nuova Morano” attende, quindi, le scuse da parte del primo cittadino. Ma soprattutto auspica uno sforzo da parte dell’attuale maggioranza, per riportare la dialettica politica a livelli di corretto e produttivo confronto sui temi di pubblico interesse, nel pieno rispetto delle regole, evitando pretestuose prese di posizione ed inutili affermazioni di principio, che modificano negativamente la valenza dei rispettivi ruoli di governo e ledono il principio della pari dignità di tutti i consiglieri.