Mancano esattamente due mesi all’apertura delle urne fissata per l’11 giugno e, nonostante all’apertura ufficiale della campagna elettorale manchi solo un mese, al momento non si sa ancora né quante saranno, né da chi saranno composte le liste che scenderanno in capo per contendersi la guida del Comune.
Per la verità sarebbero ben quattro le liste dichiaratesi pronte a schierarsi ai nastri di partenza: “Vivere Trebisacce” (candidato-sindaco Franco Mundo), “Trebisacce Ideale” (Loredana Latronico), “La Svolta” (Paolo Accoti) e l’ultima nata, che non ha ancora un nome, a cui ha dato vita l’ex sindaco Mariano Bianchi. Ma è opinione diffusa che, anche per la difficoltà di trovare candidati competitivi, le liste possano ridursi a tre, se non addirittura a due, attraverso l’apparentamento e/o la fusione di una o due di esse. Apparentamento e/o fusione a cui risulta stiano lavorando alacremente i soliti ambasciatori che finora però pare abbiano scoperto più motivi per stare divisi che ragioni per…sposarsi. Così, mentre i capi-lista, o loro delegati, si affannano a cercare di stringere alleanze ed a dare corpo alla campagna-acquisti di candidati disponibili a mettersi in gioco, sulla scena politica e nella società civile compaiono e scompaiono gruppi e movimenti che, sebbene i loro promotori facciano a gara a dire che non ci sarebbe alcuna velleità elettorale, in realtà il momento pre-elettorale fa nascere il sospetto che si voglia, quanto meno, fare il tifo e sostenere l’una o l’altra compagine. Infatti in pochi mesi, oltre al risveglio di qualche partito che finora ha sonnecchiato e si è semmai distinto solo per un eccesso di dialettica interna, nella crisi ormai conclamata di tutti gli altri partiti, sono nati due movimenti e ne è scomparso un altro che era nato con il proposito di dire la propria e di candidarsi come “laboratorio di idee” a sostegno comunque della lista capeggiata dal sindaco in carica. Parliamo del movimento politico “La Fornace” fondato da Gianpaolo Schiumerini. Movimento che però, seppure contrassegnato alla nascita da notevole attenzione, è durato lo spazio di un mattino, senza che l’interessato abbia ufficialmente spiegato il motivo del’ammaina-bandiera. Poi, a seguire, sempre come “laboratorio di idee”, è nato il movimento “Trebisacce Democratica” fondato dall’ing. Riccardo De Nardi che però, a distanza di circa un mese, non ha estrinsecato alcuna iniziativa, né scoperto le proprie carte. E’ di questi giorni, infine, la nascita di un nuovo movimento denominato “Salute, Lavoro e Turismo”. Lo ha fondato Dino Vitola, noto talent-scout e menager della canzone italiana, ex assessore al Turismo entrato in rotta di collisione con l’esecutivo in carica. «Un Movimento, – ha scritto Dino Vitola – non una lista, al momento, una sorta di famiglia allargata, che ha come volano principale l’amore verso la nostra Trebisacce. Un Movimento con tanta positività, che vuole consigliare al meglio i cittadini per indirizzarli verso una scelta elettorale giusta, scelta che deciderà non solo il presente ma il futuro del nostro paese». Secondo Dino Vitola, il quale suggerisce che lavorare per un futuro migliore non sia un obbligo ma una vera e propria necessità, sul tappeto ci sono questioni irrisolte come quella dell’ospedale, del lavoro che non c’è, e del turismo, tutte questioni, queste, racchiuse nel titolo del Movimento.
Pino La Rocca