L’ex sindaco Ferdinando Di Leo ha citato in giudizio il comune di Rocca e l’Assicurazione TUA per non aver onorato un debito contratto con un’impresa del luogo, la C.M.I. Srl di Vincenzo Basile, per diversi lavori eseguiti e per fornitura di calcestruzzo. L’amministrazione comunale in carica, da parte sua, nel corso del consiglio comunale del 30 luglio u.s.,
per bocca del sindaco Giuseppe Ranù ha chiarito che il suddetto debito, che ammonta a oltre 77mila euro, non è stato onorato perché agli atti del Comune mancherebbe la “Determina” di affidamento dei lavori. Da parte sua l’ex sindaco De Leo ha dichiarato di sentirsi garantito dalla polizza fideiussoria contratta a suo tempo, tanto da aver citato in giudizio la stessa assicurazione TUA,a suo dire rea di non essersi fatta garante del debito che sarebbe stato contratto a esclusivo beneficio del Comune e non certo a titolo personale. «Abbiamo fatto bene come amministrazione a non riconoscere questi debiti – ha commentato il sindaco Ranù – perché sono stati contratti in modo irregolare». Comunque di questo contenzioso, che ha animato a lungo i lavori del civico consesso, se ne saprà di più il 26 aprile 2017, data in cui è stata fissata la prima udienza presso il Tribunale di Castrovillari. E’ stato proprio questo argomento a tenere banco nel consiglio comunale che ha dato vita a un vivace confronto tra Maggioranza ed Opposizione, confronto che, come è noto, risente tuttora del clima arroventato della campagna elettorale non ancora sopita. Il civico consesso ha comunque deliberato in merito –all’assestamento del bilancio nel quale sono stati inseriti alcuni finanziamenti regionali, -all’adesione al “Patto dei Sindaci” sottoscritto per l’abbattimento del CO2, per la riduzione dell’effetto-serra e per il risparmio energetico e, infine, in merito –all’utilizzo dei 200mila euro ricevuti grazie alla intermediazione dell’attuale sindaco Ranù all’epoca in cui rivestiva la carica di presidente della Comunità Montana dell’Alto Jonio che saranno destinati a riqualificare e arredare ex novo la sala-conferenze del Monastero dei Frati Osservanti e trasformarla così in Sala Consiliare.
Pino La Rocca