Vertice romano tra regione e Tecnis per il futuro degli ospedali che dovrebbero sorgere nella Sibaritide e nella Piana di Gioia. L’incontro, informa una nota dell’esecutivo regionale, è stato promosso dalla presidenza della giunta regionale e si è svolto a Roma nella sede della società che si è aggiudicati i lavori per la realizzazione dei due nosocomi. Al vertice erano presenti per la regione Franco Pacenza e Domenico Pallaria mentre a rappresentare la “Tecnis” l’amministratore giudiziario Saverio Ruberto.
L’incontro, fanno sapere dalla regione, si è reso necessario, dopo quello tenuto circa un mese fa, a seguito del sequestro giudiziario, avvenuto nei confronti della “Tecnis” e la relativa nomina del prof. Saverio Ruberto, quale amministratore giudiziario. I rappresentanti della regione, nel corso dell’incontro, hanno fortemente insistito sulla necessità di tracciare un percorso che rimetta in moto il procedimento per la costruzione dei nuovi ospedali della Sibaritide e della piana di Gioia Tauro. «La regione – si legge in una nota stampa – come hanno dichiarato Pacenza e Pallaria, è pronta ad assumere ogni iniziativa anche risolutoria, per rimettere in moto le attività per la costruzione, in tempi certi, dei due nuovi ospedali calabresi. Ruberto, che si è sentito telefonicamente anche con il presidente Oliverio, ha condiviso le sollecitazioni della regione ed ha dato la propria disponibilità ad attivare tutti gli strumenti in suo possesso. Ruberto – è scritto nel comunicato della giunta – ha anche comunicato che, a seguito della nomina dell’amministratore giudiziario, in breve tempo, dovrebbe essere rimossa, l’interdittiva antimafia. Ciò consentirebbe la sottoscrizione dei rispettivi protocolli di legalità con le Prefetture competenti e far sì che il Rup (responsabile unico del procedimento) possa emettere l’ordine di servizio nei confronti dell’impresa, al fine di avviare le attività di progettazione». Ruberto ha anche dato notizia di essere impegnato al recupero di crediti già rendicontati su diversi enti pubblici, a partire dall’Anas, al fine di riavviare le prime attività produttive e, nel contempo, riproporre il piano di ristrutturazione del debito. «L’amministratore giudiziario – conclude il comunicato stampa – sì è, poi, impegnato ad informare, il presidente della regione sulle prossime determinazioni della Prefettura e del Tribunale di Catania. Oggi, che tutte le funzioni amministrative della società sono in capo all’amministratore giudiziario, le determinazioni possono essere più stringenti e consentire che sia “Tecnis” o eventuali subentri, possano determinare l’avvio dei lavori degli ospedali della Sibaritide e della piana di Gioia Tauro».