Ore contate per gran parte delle attività sanitarie ancora attive presso il “Chidichimo”? E’ quello che si teme e che potrebbe accadere fra pochi giorni a causa della endemica insufficienza di personale alla luce della recente direttiva europea scattata il 25 novembre scorso in base alla quale a ogni turno di lavoro dei medici deve seguire il riposo (11 ore di riposo nelle 24 ore tra un turno e l’altro) ed è diventato obbligatorio il riposo settimanale.
E’ chiaro che l’entrata in vigore della normativa dopo la lunga proroga intercorsa finora, in presenza peraltro del divieto di effettuare il turn-over e dei tagli alla sanità, mette a dura prova il management delle singole Asp, ma dove il personale è già carente e la turnazione dei medici già in sofferenza, come avviene presso l’ex ospedale di Trebiscace, la situazione diventa insostenibile e al limite del collasso. Sono infatti a rischio tutte le attività che si svolgono con turni h/24. In primo luogo la Lungodegenza-RSA che ha da tempo personale medico sotto-dimensionato e che è l’unica struttura con posti-letto dopo la chiusura di tutti gli altri reparti. Si tratta di posti-letto destinati solo agli anziani che poi, a ben vedere, sono la fascia sociale più esposta e più bisognosa di assistenza sanitaria. Ma a rischio sono anche gli altri servizi erogati presso il CAPT, come per esempio il PPI (il punto di primo intervento) ritenuto dagli utenti, a torto o a ragione, l’unico presidio medico a portata di mano nei casi di emergenza sanitaria. Per non parlare poi dei servizi di diagnostica, come il laboratorio di Analisi e quello di Radiologia. Da quanto si è appreso negli ambienti sanitari, l’attuale turnazione potrebbe essere garantita fino alla metà di questo mese, ma in seguito, se non interverranno fatti nuovi, potranno essere garantiti solo i servizi in H/12, cioè solo di giorno. Vietato, quindi, ammalarsi e, se qualcuno vuole proprio farsi cogliere da una emergenza sanitaria, lo faccia durante il giorno perché di notte..la bottega è chiusa. Finanche la Lungodegenza resterebbe scoperta di medici per la turnazione notturna e perderebbe così le caratteristiche ospedaliere che può vantare oggi come Unità Operativa Complessa per diventare una semplice RSA (residenza sanitaria assistita di medicina territoriale). Altro che riapertura dell’ospedale come hanno tornato a sentenziare i giudici della Suprema Corte: di questo passo nell’Alto Jonio resteranno solo i medici di base e le Guardie Mediche. Per chi ancora ne dispone!
Pino La Rocca