Fino alla suprema Corte contro il suo ex primario Angelo Gallo, ma l’atto è dichiarato inammissibile. E lui resta indagato per truffa
Sembra destinata a chiudersi la stagione dei “veleni giudiziari” che ha interessato negli ultimi anni l’ospedale “Guido Compagna” di Corigliano Calabro. Un lungo contenzioso a colpi di denunce e querele che ha visto contrapposti, in particolare, da una parte l’ex medico dell’Unità operativa di Neurologia, Salvatore Ritrovato, e dall’altra il suo primario, Angelo Gallo.
La Procura di Castrovillari aveva infatti richiesto l’archiviazione in merito ad alcune denunce presentate da Ritrovato contro il suo primario, perchè manifestamente infondate. Il denunciante s’era però opposto ed il giudice per le indagini preliminari del Tribunale, Carmen Ciarcia, aveva comunque emesso il decreto d’archiviazione. Rilevando, in particolare, per quanto atteneva alla chiusura temporanea dell’ambulatorio d’elettromiografia che non emergeva nell’organizzazione del servizio in questione, alcuna interruzione di prestazioni essenziali ed indifferibili, ma, piuttosto, scelte discrezionali di carattere organizzativo derivanti anche dalle assenze dello stesso Ritrovato. Dalla motivazione del provvedimento del gip emergeva, in sintesi, che la condotta del primario Gallo era stata corretta, e che le denunce e le querele di Ritrovato erano tutte infondate.
Purtuttavia, Ritrovato ricorreva in Cassazione, e, attraverso gli avvocati Emanuele Monte e Libero Bellintani, chiedeva l’annullamento del provvedimento del gip Ciarcia. E la sesta sezione penale della suprema Corte, a seguito della camera di consiglio dello scorso 25 novembre, accogliendo le richieste tanto del procuratore generale quanto degli avvocati Salvatore Sisca e Pierpaolo Cassiano, difensori del primario Gallo, ha dichiarato inammissibile il ricorso ed ha confermato il provvedimento del gip di Castrovillari.
Gli “ermellini” della seconda sezione penale, invece, lo scorso 20 ottobre, avevano annullato una sentenza di non luogo a procedere nei confronti di Ritrovato emessa dal giudice per l’udienza preliminare dello stesso Tribunale di Castrovillari, Letizia Benigno, con trasmissione degli atti al Tribunale di Castrovillari per il prosieguo del procedimento. Ritrovato è tuttora indagato per truffa ai danni dell’Azienda sanitaria provinciale di Cosenza, costituitasi contro di lui attraverso l’avvocato Guido Siciliano, «perchè in più occasioni s’assentava dal posto di lavoro in ospedale, rappresentando falsamente di non potere svolgere la prestazione lavorativa a causa di malattia, laddove in realtà egli continuava a prestare la propria prestazione lavorativa presso il carcere di Rossano e presso l’Istituto nazionale della previdenza sociale di Cosenza».