Situazione Vertenza. Stabilimento Italcementi di Castrovillari
Egregio Presidente, carissimi Onorevoli,
ravvisiamo la necessità di inviarVi questa missiva al fine di rappresentarVi quanto sta accadendo nel nostro territorio ed in particolare a Castrovillari riguardo la vertenza del cementificio di ITALCEMENTI S.p.a.
Tutti noi conosciamo le vicende del gruppo che nella scorsa estate è stato ceduto alla multinazionale Tedesca Heidelberg Cement e tutti siamo al corrente che il confronto fra il Governo e la nuova proprietà per conoscere il loro piano industriale non sarà possibile fino all’ estate del 2016 quando terminerà la c.d. operazione di “closing”.
Abbiamo appreso con favore che nell’ incontro tenutosi il 19 Novembre c.m. presso il Ministero del Lavoro presieduto dalla On. T. Bellanova, il Governo si è espresso in maniera chiara sia sulla possibilità di concedere un ammortizzatore sociale sia sulla necessità che non si perdano posti di lavoro con chiusura di fabbriche prima del confronto con la nuova proprietà. Concordiamo nel ritenere che ad oggi l’unico piano industriale da tenere come riferimento sia quello del 2013 e apprezziamo da parte Vostra la fermezza nel dire che non si possono “svendere i gioielli di famiglia” e che i 2700 posti di lavoro vanno salvaguardati a partire dal SUD Italia .
Per questo non comprendiamo il perché la ITALCEMENTI S.p.A. nel dichiararsi disponibile all’ attivazione di una CIGS proponga nel contempo senza che se ne ravvisi la necessità tecnico-giurudica, un piano industriale diverso da quello del 2013 che vede la chiusura della fabbrica di Castrovillari con conseguente trasformazione in centro macinazione. Ciò rappresenterebbe la fine industriale di una realtà storica e strategica per il nostro territorio oltreché la perdita definitiva di oltre 200 posti di lavoro fra diretti e indotto. Francamente non ne ravvisiamo l’ utilità e soprattutto non pensiamo che la Italcementi possa in questa fase fare scelte pregiudizievoli, che non avrebbero altro che come obiettivo anticipare decisioni che dovranno essere altri a prendere (Heidelberg) , in un confronto sereno ed a tessuto industriale invariato con il Governo e le Istituzioni che presiedono i processi di sviluppo dei propri territori. Non dobbiamo permettere a nessuno di svincolarsi dalle proprie responsabilità.
Noi seguiamo con attenzione ed interresse tutta la discussione in seno al Governo rispetto ad un piano di sviluppo straordinario per il SUD, e con grande soddisfazione leggiamo il piano di investimenti presentato in questi giorni da ANAS come la volontà ferma e chiara di voler mettere in sicurezza e ultimare la Sa/Rc, e di voler avviare i lavori della costruzione della nuova S.S. 106 jonica calabrese. Proprio alla luce di questa volontà riteniamo necessario partire dalla salvaguardia dei siti produttivi esistenti e dei livelli occupazionali connessi.
Pertanto rivolgiamo a Voi l’invito di non permettere ulteriori danni al il Sud e alla Calabria, orientando le vostre decisioni e i vostri interventi esclusivamente in questa fase nella ricerca e concessione ( nell’ ambito della vostra interlocuzione con la Italcementi Spa) di un ammortizzatore sociale CIGS che tenga dentro tutto il perimetro aziendale sia per quanto riguarda le maestranze sia per quello che attiene il mantenimento delle fabbriche in essere per come previsto dal piano industriale 2013. Noi è chiaro che preferiamo lo strumento previsto dall’ art. 42 d.lgs n. 148 del 2015 che darebbe una copertura sociale importante permettendoci di aspettare il piano industriale Heidelberg senza sacrifici. Su questo vi chiediamo uno sforzo politico importante e decisivo, e ribadiamo che qualunque CIGS si attivi si faccia senza dismissioni industriali permettendo a tutti noi in Calabria di decidere il futuro dei nostri siti in serenità, non vogliamo che i tedeschi della Heidelberg non trovino più una fabbrica in Calabria, per noi è strategico per il futuro di chiunque voglia investire mantenere intatta la struttura produttiva, e invece con quello annunciato dalla Italcementi che prevederebbe la trasformazione a centro di macinazione ciò sarebbe impossibile e definitivamente compromesso. Con la stessa franchezza rappresentata fino ad adesso vi diciamo che riteniamo inaccettabile ed incomprensibile una eventuale chiusura ed ostinazione della ITALCEMENTI Spa e non permetteremo con la determinazione che ci contraddistingue atteggiamenti di questo genere visto che la legge lo permette ed il Governo è d’accordo. Attivassero una CIGS senza toccare nessuno ed in particolare il SUD ,questo è l’atteggiamento responsabile che una impresa come la ITALCEMENTI deve al territorio, allo Stato Italiano per tutto quello che hanno avuto in più di 100 anni storia industriale italiana.
Certi di un vostro determinante intervento decisivo Vi porgiamo le più sentite cordialità.
Castrovillari (CS), lì 27.11.2015
Il Sindaco di Castrovillari
Domenico Lo Polito
Il Presidente del Parco Nazionale del Pollino
Domenico Pappaterra
Il Sindaco di Civita
Alessandro Tocci
Il Sindaco di Frascineto
Angelo Catapano