L’assessora Chiurco e il caposettore Durante spalleggiati dal segretario Bellucci mettono “in riga” il Consiglio comunale.
Col voto del Consiglio comunale nella sua quasi interezza (il Partito democratico s’è astenuto, altre minoranze hanno votato a favore), mercoledì sera a Corigliano Calabro è stato approvato l’esatto contrario di quanto lo stesso organo consiliare aveva approvato circa tre mesi addietro in sede d’esame e voto sul bilancio di previsione per l’anno 2015.
Già, perché alla fine sul (mai avvenuto) taglio della spesa per il canile l’hanno avuta “vinta” l’assessora Marisa Chiurco e il caposettore Antonio Durante, entrambi “vicini” – così si sussurra a Palazzo Garopoli – al segretario generale dell’ente, Salvatore Bellucci. L’assessora, infatti, s’assentò a quanto pare di proposito (unitamente alla sua ormai ex collega Maria Francesca Ceo) dalla riunione di Giunta comunale n. 131 del 13 luglio scorso, durante la quale s’approvò il bilancio di previsione per il 2015. Sì, proprio per non votare il “taglio” finanziario al canile perché in contrasto col resto della Giunta retta dal sindaco Giuseppe Geraci. Chiurco e Durante, dunque, mercoledì sera sono riusciti a mettere “in riga” l’amministrazione comunale, a dispetto del fatto che quel taglio di spesa fosse stato deliberato per ben due volte in Municipio, tanto in sede di Giunta quanto in sede di Consiglio comunale. Non è affatto “casuale” che la variazione di bilancio approvata durante la seduta di Consiglio di mercoledì scorso – proprio sulla spesa per il canile reintrodotta di nuovo a bilancio – sia stata approvata contestualmente all’ennesima rinegoziazione dei mutui comunali con la Cassa depositi e prestiti. Il sindaco Geraci, la sua Giunta, e larghissima parte del Consiglio comunale, hanno infatti scelto d’indebitare il Comune praticamente a vita, “allungando” a dismisura i termini di pagamento. E utilizzando il “risparmio” derivante dalla minore rata di pagamento per i mutui proprio per pagare…il canile. Un magheggio finanziario da circa 300 mila euro l’anno. Quindi, invece d’utilizzare il risparmio sulla quota annuale di rateo da pagare per finanziare magari opere di pubblica utilità (ciò almeno giustificherebbe l’aumento del costo per interessi finanziari e l’aumento della durata del prestito) – come il piano per asfaltare le strade – il suo utilizzo sarà destinato a pagare ancora il canile. Il Consiglio comunale di mercoledì, con la reintroduzione della spesa per il canile e l’ennesima costosissima rinegoziazione dei mutui ha sancito – contrariamente a quanto affermato nella relazione al bilancio di previsione del 2015 – che finora l’amministrazione del sindaco Geraci non è riuscita a tagliare alcuna spesa, di nessun tipo. E coi cittadini costretti a prendere atto che a “comandare” in Municipio non sono il sindaco, la giunta ed i consiglieri comunali. bensì il segretario generale ed alcuni suoi “adepti”.