“Panem et circenses”: l’amministrazione comunale snatura l’imposta ai turisti e le sue dichiarate finalità dirottandone gl’introiti su altro

Quando il Comune di Corigliano Calabro istituì la tassa di soggiorno, stabilì che il relativo gettito dovesse essere esclusivamente destinato a finanziare interventi in materia di turismo, di manutenzione finalizzata al recupero di beni culturali ed ambientali e dei relativi servizi.

Purtuttavia, con la delibera di Giunta comunale n. 204 dello scorso 3 novembre, l’amministrazione del sindaco Giuseppe Geraci, decide di spendere ben 9.400 euro per l’installazione di tre alberi stilizzati luminosi e luminarie natalizi. E non solo. Ulteriori ben 10 mila euro verranno utilizzati per realizzare una stagione teatrale che prevede quattro spettacoli al fine d’offrire ai residenti ed a quelli dei comuni vicini momenti di cultura e di divertimento in un’atmosfera natalizia.
Così l’amministrazione utilizza la tassa di soggiorno in un periodo, quello natalizio, in cui l’unico flusso di presenze è caratterizzato pressoché in modo esclusivo dagli studenti universitari che ritornano a casa. Ed è in tal modo che la tassa di soggiorno viene snaturata rispetto agli stessi obiettivi dichiarati dal Comune, poiché quel gettito invece d’essere utilizzato per pulire le spiagge, per mantenere le strade del borgo marinaro di Schiavonea che accoglie ogni estate i turisti e per migliorare i servizi pubblici, verrà invece utilizzato per comprare le palle di Natale.
Le opere che potrebbero essere restaurate coi fondi della tassa di soggiorno, come l’Arco di San Gennaro in centro storico, vengono invece finanziate attingendo ai fondi relativi alla manutenzione straordinaria. Ma non è finita. L’amministrazione Geraci, infatti, non “paga” d’avere speso quasi 20 mila euro in “panem et circenses”, ne ha pronti altri 3 mila – con la determina n. 1153 del 6 novembre scorso – per la realizzazione del “Progetto Vincenzo Valente a 160 anni dalla nascita”. Già, e perché proprio a 160 e non magari a 170?
E gl’introiti della tassa di soggiorno dell’anno 2015, circa 40 mila euro, il Comune li ha già spesi. Con quali fondi organizzerà la stagione estiva 2016? Dal momento che la delibera delle palle di Natale e delle serate a teatro è stata firmata anche dal neo assessore al Bilancio, Mauro Stellato, sarebbe interessante sapere da quest’ultimo se – prima di firmarla – egli abbia letto il regolamento dell’imposta di soggiorno. Ma, soprattutto, se egli abbia avuto modo di leggere la delibera n. 12/2014 con la quale la Corte dei Conti di Catanzaro ha scongiurato temporaneamente il dissesto finanziario del Comune di Corigliano Calabro, nella parte in cui avverte chiaramente come sia ad esso preclusa ogni spesa non obbligatoria per legge. A meno che non vogliano far credere ai coriglianesi che le palle di Natale siano obbligatorie per legge. Perché sarebbero, appunto, solo palle, cioè balle!