Nel 2014 si sono verificati in Calabria 2.659 incidenti stradali, che hanno causato la morte di 101 persone e il ferimento di altre 4.428. È quanto emerge da una ricerca dell’Istat. Rispetto all’anno precedente si registra una flessione del numero degli incidenti (-4,1%) e dei feriti (-6,2%) maggiori di quelle rilevate nell’intero Paese (rispettivamente -2,5% e -2,7%). Il numero delle vittime della strada, invece, aumenta del 3,1% a fronte di un calo in Italia dello 0,6%.

In Calabria – secondo quanto riporta l’Istat – l’indice di lesività è diminuito (da 170,3 a 166,5 feriti per 100 incidenti) mentre quello di mortalità è aumentato (da 3,5 a 3,8 morti per 100 incidenti) tra il 2013 e il 2104. La pericolosità rimane elevata lungo le strade litoranee sia sul versante jonico (Ss 106) che su quello tirrenico (statale 18). L’indice di mortalità cresce in provincia di Crotone (da 3,3 a 6,0) e di Vibo Valentia (da 4 a 6,6) mentre è stabile (2,4) in provincia di Reggio. Incrementi dell’indice si registrano anche nell’area di Sibari e in alcuni comuni attraversati dalla Salerno-Reggio Calabria. Nel 2014 il maggior numero di incidenti (1.576, pari al 59,3%) si è verificato sulle strade urbane provocando 34 morti (33,7%) e 2.482 feriti (56%). Gli incidenti più gravi continuano ad avvenire lungo le strade extraurbane (6,5 decessi) e le autostrade (5,0 decessi). La maggiore concentrazione degli incidenti – secondo quanto indicano i dati dell’Istat – si è avuta nel periodo compreso fra giugno e ottobre, in coincidenza con la maggiore mobilità legata a periodi di vacanza: in questo periodo si contano 1.185 incidenti (il 44,6% del totale) in cui hanno subìto lesioni 2.022 persone (45,6%) e 42 sono decedute (41,6%). Un ulteriore picco si registra nel mese di dicembre, con 248 incidenti, pari al 9,3% degli incidenti rilevati nel 2014. Il 71,6% degli incidenti ha luogo tra le 8 e le 20, ma l’indice di mortalità raggiunge i valori più elevati nella fascia oraria tra l’una e le 6 di mattina (con un picco del 17,9% tra le 5 e le 6) con valori di molto superiori alla media (3,8%). Il venerdì e il sabato notte si concentrano oltre il 44,7% degli incidenti notturni, il 50% delle vittime e il 46% dei feriti nelle ore notturne. L’indice di mortalita’ degli incidenti notturni e’ in media pari a 7,9 decessi ogni 100 incidenti, contro un livello di 3,8 registrato in totale. Il valore massimo della mortalità è raggiunto il sabato notte, con 12,2 decessi ogni 100 incidenti (22 decessi ogni 100 incidenti per le sole strade extraurbane). Il tasso di mortalità standardizzato è più alto fra i giovani 15-29enni (6,7 per centomila abitanti) e gli ultrasessantacinquenni (6,0 per centomila). Più della metà dei pedoni rimasti vittime di incidente stradale e il 31,2% dei pedoni feriti appartengono alla fascia di età degli over 65.

Giacinto De Pasquale