Il presidente del Consiglio comunale Guaragna e Gaetani dell’Udc “allo scoperto”. Sindaco senza più maggioranza a breve in assise…
È ufficiale la crisi dell’amministrazione comunale di Cassano Jonio retta dal sindaco socialista Gianni Papasso, da noi anticipata ieri. Già, perchè nella stessa giornata di ieri sono usciti allo scoperto il presidente del Consiglio comunale, Mario Guaragna, ed il consigliere Luciano Gaetani, entrambi esponenti dell’Unione di centro. I quali, attraverso un corposo documento politico a loro stessa firma, hanno dichiarato «concluso» il loro «cammino al fianco di Papasso;
le condizioni che nel maggio del 2012, anche a costo d’un duro contrasto e d’un doloroso strappo con la coalizione di centrodestra – spiegano – ci avevano portato a sostenere esclusivamente in nome della governabilità l’esperienza amministrativa di centrosinistra uscito minoritario dalle urne, e oggi sono venute meno per sola, grave responsabilità del sindaco».
Per il duo dell’Udc che ha finora sostenuto numericamente Papasso il dado è dunque tratto. «Nell’ultimo anno – scrivono Guaragna e Gaetani – diverse e in molti casi pubbliche sono state le occasioni di dissenso, faticosamente ricomposte a vantaggio dell’interesse collettivo, tuttavia lo sprezzante modo di procedere del sindaco, completamente indifferente allo spirito di coalizione e caratterizzato, per contro, da individualismo e mancanza di confronto con gli alleati, rende vano ogni tentativo di mediazione, da ultimo responsabilmente ricercato con la sottoscrizione, a settembre, d’un documento programmatico».
Poi le accuse, pesanti: «Papasso e i suoi non hanno lavorato per ricostruire le basi d’un rapporto sereno e franco, avviando al contrario con slealtà contatti più o meno riservati con altri consiglieri di centrodestra per marginalizzare il nostro ruolo politico, ma hanno intrapreso strade e scelte politiche ed amministrative che rischiano di pesare gravemente ed in maniera irrimediabile, sul futuro di Cassano Jonio, perchè non possiamo tacere – aggiungono – che come per sostenere a livello mediatico la campagna elettorale nella quale il sindaco sembra essersi già tuffato, il Comune si stia esponendo a spese che già nell’immediato avvenire potrebbero paralizzare e pregiudicare le capacità finanziarie dell’ente».
E in conclusione i due Udc chiedono alle forze d’opposizione presenti in Consiglio e numericamente maggioritarie che «con una decisione unanime, congiunta e trasparente, si eviti il ripetersi d’alchimie ed esperimenti di dubbia natura ed ancora più dubbia utilità ed efficacia, restituendo in tempi brevi la parola al corpo elettorale per assicurare quanto prima un governo stabile alla città».
Guaragna e Gaetani fanno dunque da “apripista” alla raccolta di firme tra i consiglieri che sarebbe già in atto per come reso pubblico già ieri dal nostro giornale. Delle dieci firme “ricercate” ne mancherebbero due, forse tre: quella di Mimmo Lione, anch’egli Udc ed il quale nel 2012 aveva guidato la lista quale candidato sindaco, quella di Luigi Cosenza della lista del “Buon governo”, e quella di Giuseppe Azzolino il quale ieri ci ha contattati tenendo a precisare di non essere l’ottavo presunto firmatario.
Dal canto suo, il sindaco Papasso, nel prendere atto della crisi ormai ufficialmente aperta, ha dichiarato: «Ritengo opportuno che legittimato a discutere della vicenda debba essere il Consiglio comunale in cui auspico un confronto sereno civile e corretto; dopo di ciò, e a seguito delle determinazioni dello stesso – ha concluso – assumerò le conseguenti decisioni». E presto ne sapremo di più…