Nel corso dei servizi di vigilanza e controlli in alcune aree del territorio di Corigliano e in particolare sulla statale 106, finalizzati al contrasto del fenomeno della prostituzione, il personale della polizia di Stato del Commissariato di Rossano coordinato dal vice questore Raffaele De Marco, ha notificato un avviso di inizio procedimento amministrativo, ex legge 241/90, per la successiva emissione del decreto di rimpatrio con foglio di via obbligatorio dal comune ausonico, con divieto di non farvi più ritorno a tre donne di nazionalità romena e a una di nazionalità albanese.

L’attività repressiva, fanno sapere dal commissariato, è diretta anche e soprattutto verso i clienti delle donne, diventando anche loro destinatari delle severe sanzioni amministrative previste da un’apposita ordinanza firmata dal sindaco Geraci nel gennaio scorso. Gli agenti della polizia di Rossano sulla statale 106 hanno individuato quattro donne straniere intende a prostituirsi e tre uomini che si erano fermati con le loro autovetture. Le donne, tre delle quali di origine romena e una di nazionalità albanese, di circa 25 anni, venivano controllate e, poiché prive di documenti, sono state portate in commissariato. Alle quattro donne e ai tre uomini è stata fatta anche una multa di 500 euro ciascuno, per le violazioni dell’ordinanza sindacale cui si faceva riferimento in precedenza, che, lo ricordiamo, prevede il divieto di indossare abbigliamento, comportamenti e atteggiamenti indecorosi e indecenti preordinati a indurre alla domanda di prestazioni sessuali a pagamento con conseguente interferenza con il regolare svolgimento della circolazione stradale da parte dei tre “clienti”, le cui autovetture venivano sottoposte a sequestro amministrativo cautelare così come previsto nell’ordinanza.

Giacinto De Pasquale