Il sindaco Geraci “licenzia” due assessori, sulla Ceo nessuna novità
Stavolta il “tanto tuonò che piovve” è limitante, anzi “limitato”. Sì, perchè quanto accaduto nel primo pomeriggio di ieri nella stanza del sindaco di Corigliano Calabro, Giuseppe Geraci, nella sede municipale di Palazzo Garopoli, più che una normale pioggia di settembre è stata un’impetuosa – ed impietosa – alluvione. Che ha travolto in un sol colpo ben due componenti la Giunta retta dal primo cittadino.
Con la stessa mano destra di Geraci a far da Giove Pluvio. Il sindaco ha infatti revocato il mandato amministrativo da lui stesso affidato agli assessori Maria Feancesca Ceo ed Enzo Claudio Gaspare Siinardi (nelle foto), entrambi “licenziati” dalla Giunta.
La caduta della prima testa non è una novità, almeno per noialtri che già l’avevamo annunciata settimane addietro. La caduta della seconda assume invece un carattere dirompente se si considera che Siinardi era stato nominato assessore neppure tre mesi fa, precisamente lo scorso 2 luglio. “Schizofrenia” politico-amministrativa? Forse sì, forse “nì”. Ma vediamo le motivazioni contenute nel decreto di revoca dei due assessori firmato dal sindaco Geraci poco dopo le 14 di ieri pomeriggio.
«[…] Osservato: che, ad oltre due anni dalla nomina e alla fine della terza stagione estiva, l’azione e gli interventi attuati dall’assessore Ceo non hanno prodotto significativi risultati; che la programmazione degli eventi e delle stagioni estive è stata approssimativa, contraddittoria e carente sul piano della pubblicizzazione; che l’assessore Siinardi, nel brevissimo periodo in cui ha svolto le funzioni, facendo emergere una profonda divergenza sui modi di condurre l’azione amministrativa e una diversa visione dei compiti propri della funzione assessorile, pregiudicando irrimediabilmente il rapporto di fiducia, ignorando i ripetuti suggerimenti, ha assunto condotte personali non consone ai doveri e al ruolo di pubblico amministratore; che, incidendo negativamente sull’operato dell’amministrazione, l’assessore Siinardi ha intrapreso iniziative al di fuori della doverosa collegialità prescindendo dal confronto necessario con l’organo di governo del Comune e non ha avviato azioni significative e concrete riguardo ad una maggiore riscossione e più efficace recupero dei tributi; riscontrata la lunga assenza, non concordata, dell’assessore Siinardi coincidente con l’alluvione […]».
Riguardo all’ex assessore Ceo, in pratica Geraci conferma pedissequamente quanto da noi riportato già alcune settimane addietro. Il severissimo giudizio espresso dallo stesso primo cittadino, invece, nei riguardi dell’ex assessore Siinardi, in più passaggi del decreto duramente censurato, celerebbe il clima di perenne ed aperto scontro tra l’ormai ex amministratore ed il segretario generale del Comune, Salvatore Bellucci, “braccio destro storico” del sindaco Geraci avendolo accompagnato come massimo burocrate dell’amministrazione pure nei suoi due mandati precedenti.
Nel merito: l’ultimo durissimo scontro tra Siinardi e Bellucci – secondo le indiscrezioni “di palazzo” – si sarebbe registrato negli scorsi giorni in relazione alla gestione finanziaria delle somme riconosciute dal Governo nazionale per gl’interventi di somma urgenza finalizzati ad affrontare l’emergenza post alluvionale dello scorso 12 agosto. Ma vi sarebbe pure dell’altro…