E’ singolare il fatto che in questa nostra Terra un gruppo imprenditoriale debba giustificarsi del fatto di ricorrere alla Magistratura per tutelare la sua onorabilità. Pensavamo che fosse deprecabile il contrario, che fossero da condannare i comportamenti omertosi, la fuga dalle proprie responsabilità, i silenzi davanti alle contestazioni. Invece ci troviamo a un capovolgimento dei ruoli: noi che invochiamo il giudizio della magistratura sul nostro operato e sulle gravi accuse che ci vengono mosse, veniamo indicati come aggressori e la nostra richiesta di tutela giudiziaria diventa un atto intimidatorio.
Non è così. Oggi il gruppo iGreco prende atto delle precisazioni fatte dal Presidente on. Mario Oliverio in merito alle espressioni usate durante la festa dell’Unità ed in assemblea del PD, ma resta il fatto che la nostra denuncia e contestuale richiesta risarcitoria non è basata sulle dichiarazioni espresse in questi due incontri, per come oggi le riporta il presidente Oliverio, bensì, su quanto riportato dal Quotidiano del Sud in data 21 c.m. nell’articolo a firma di Adriano Mollo e mai smentito dal presidente Oliverio. In quell’articolo si sostiene l’accostamento del nostro gruppo agli “interessi che si nascondono” e si aggiunge che a noi si riferisce il presidente Oliverio quando dice “si mettano sotto il mio sedere e sulla mia sedia con la dinamite”. Laddove condividiamo, invece, quanto sostiene il presidente Oliverio circa l’attività di lobby attorno alla sanità privata, aggiungeremmo anche pubblica. Lo sappiamo bene noi che di queste lobby siamo diventati il principale bersaglio per il fatto che siamo entrati in questo mondo da circa un anno e mezzo. Il nostro ingresso ha, si, infastidito queste lobby, le quali si sono ulteriormente allarmate dopo la notizia della costruzione di un nuovo ospedale privato. Nuovo ospedale la cui realizzazione è obbligata dal nuovo patto per la salute (legge dello Stato), che mira ad offrire ai cittadini calabresi, e non solo, servizi di qualità più elevati e paragonabili a quelli di altre regioni, soprattutto del nord, dove troppo spesso i nostri concittadini sono obbligati a recarsi con notevoli disagi oltre che procurando un notevole danno alle casse della sanità regionale, circa 300 milioni di euro all’anno. Non solo migliori servizi ma anche alte professionalità, attrezzature all’avanguardia, luoghi di degenza nuovi e sicuramente più consoni alle varie esigenze dei pazienti. Ma anche luoghi di lavoro, per i nostri collaboratori (circa 800), più confortevoli e più adeguati anche alle loro esigenze. Il tutto non certo a discapito della sanità pubblica, ma semmai in un regime di virtuosa concorrenza che accresca la qualità e la quantità dei servizi ai cittadini, posto che l’obiettivo deve essere la salute del paziente e non certo le fortune politiche o professionali di chi opera nella sanità. Anche per questo condividiamo l’appello lanciato ai sindaci dal Presidente on. Mario Oliverio a favore della sanità pubblica ma non condividiamo che si insista nel definire una intimidazione la nostra ricerca di verità e giustizia davanti ad accuse infamanti, false e potenzialmente distruttive del nostro lavoro. Tutelare il proprio nome nelle aule di giustizia è un diritto Sacro Santo riconosciuto dalla nostra legge. Si chieda il presidente Oliverio, che senso ha predicare la legalità se poi si lancia un messaggio distorto secondo il quale chi si ritiene vittima di un sopruso non deve ricorrere al Giudice, quasi che ciò fosse una “infamità”? Se si denuncia il presidente Oliverio è una intimidazione ed un attacco alla democrazia. Mafiosi e terroristici. E’ nostro auspicio che il Presidente on. Mario Oliverio prenda, inequivocabilmente e pubblicamente, le distanze dall’articolo e dal suo redattore, soprattutto nella parte che riguarda l’accostamento del nostro gruppo agli interessi ed ai metodi mafiosi e terroristici da lui citati, che è giusto ed opportuno combattere, tutti insieme, per ridare finalmente più dignità, più rispetto e libertà alla nostra terra ed ai nostri concittadini. Il Gruppo IGreco non ha nessun altro interesse e non vuole essere trascinato in beghe politiche o di altra natura per cui sarebbe il primo ad essere felice di ritirare ogni iniziativa giudiziaria in presenza dell’opportuno chiarimento che solo il presidente Mario Oliverio può offrire rispetto alle cose che ha detto. Saremo felici di ritirare le denunce un attimo dopo che verrà chiarito che non erano riferite alla nostra impresa ed alle nostre persone le espressioni usate dal presidente Oliverio e che ogni accostamento del gruppo a “grumi di interesse illeciti” o peggio all’uso di dinamite da mettere sotto il sedere di chicchessia è stato assolutamente arbitrario e non voluto. Il presidente Oliverio vuole il bene della Calabria e dei calabresi. Non abbiamo ragione di dubitarne, allora giudichi tutti gli imprenditori e ci giudichi sulla scorta delle cose che altri fanno e che noi facciamo. Se ce ne darà l’onore, una prima occasione il presidente Oliverio l’avrà nei prossimi giorni: saremmo onorati di averlo come ospite alla presentazione del progetto del nostro nuovo ospedale. Potrà essere certamente l’occasione per discutere e confrontarsi su quali sono e su quali dovranno essere i compiti di una sanità privata all’avanguardia che si pone come supporto e complementarietà ad una sanità pubblica che, sicuramente, dovrà essere altrettanto all’avanguardia e di qualità, il tutto nell’interesse della nostra terra. Cariati-Cosenza, lì 25.09.2015 Avv. Filomena GRECO