Tantissimi i casi registratisi soprattutto negli ultimi tempi. I sospetti maggiori su due frequentati distributori cittadini
Dal caffè lungo al pieno di nafta allungato il passo è breve, molto breve. Almeno a Corigliano Calabro. Dove, da qualche tempo, spesso gli automobilisti sono costretti a fare i conti – e che “conti”! – con meccanici carburatoristi a causa di gravi, gravissime anomalie nel sistema d’alimentazione delle loro autovetture. I malcapitati sono davvero tanti. E le “diagnosi” da parte dei meccanici il più delle volte non lasciano spazio ad alcun tipo di dubbio.
Già, perchè all’automobilista di turno fanno rilevare come sia rimasto vittima d’un distributore di carburanti gestito da imbroglioni e truffatori senza scrupoli. Succede in genere col gasolio, ma vi sarebbero stati pure casi in cui l’autovettura rimasta gravemente in panne andasse a benzina. Almeno in teoria. Sì, perchè in pratica il carburante all’interno del serbatoio è risultato adulterato con acqua e qualche scadente quanto dannoso tipo d’additivo. Nel gasolio invece, frequente il rinvenimento da parte dei meccanici di tracce organiche riconducibili a sporcizia. Che potrebbe essere contenuta dall’acqua stessa immessa nelle cisterne dei distribu-truffatori. Acqua sporca, insomma.
I sospetti maggiori s’addensano in particolare su due distributori della città, entrambi altamente frequentati. Quasi sempre, infatti, ci sussurrano i meccanici che abbiamo interpellato, l’automobilista rimasto vittima della truffaldina, costosissima trappola, avevano fatto l’ultimo rifornimento proprio presso uno di quei due distributori. Qualcuno, ci rivelano gli stessi meccanici, sul momento avrebbe palesato l’intenzione di denunciare quanto subìto alla Guardia di finanza, sottendendo di voler poi avanzare una richiesta risarcitoria.
Le segnalazioni sono tante, tantissime, soprattutto negli ultimi mesi dell’estate appena trascorsa. Se vi siano già state formali denunce e quante non è dato di sapere, perchè dai comandi territoriali delle fiamme gialle, sul punto, preferiscono glissare, mantenendo le bocche ben cucite col cronista.
Fatto resta che di automobilisti che subito dopo avere fatto rifornimento dal benzinaio si sono ritrovati la vettura in panne ve ne sono stati pure nelle giornate di ieri e dell’altro ieri. Sarebbero perciò quantomai opportuni, anzi necessari, controlli immediati e prelievi presso le cisterne a servizio degl’impianti di distribuzione dei carburanti. Per verificare quali siano i distributori onesti e smascherare invece, finalmente, i furbi truffatori. Ciò a tutela dei consumatori e a contrasto della contraffazione e delle frodi commerciali. Tali tipi d’attività ispettive si svolgono attraverso il riscontro del carburante erogato con l’importo pagato da parte degli automobilisti, e mediante verifiche sulla qualità dei prodotti al fine d’individuare eventuali miscelazioni abusive con sostanze dannose per gli autoveicoli, come pure attraverso i controlli sul rispetto della disciplina dei prezzi finalizzata ad offrire ai consumatori un’informazione corretta e la possibilità di scegliere le tariffe loro più convenienti.
In un’epoca di crisi economica nera, nerissima per tutti, e in particolare per le fasce più deboli e sempre meno tutelate della società, chi ha necessità d’usare l’auto e di riempire a caro prezzo il serbatoio per andare a lavorare e guadagnare il pane per sé e per la propria famiglia, non può subire danni che gravano indebitamente sul portafoglio.